“E il naufragar m’è dolce in questo mare..di guano!”
Questo è il tesserino statistico studiato dalla Provincia di Rovigo in vigore dal 1° gennaio per i non residenti. Tesserino che costava 40 euro passate poi a 10 euro dopo l’insorgere di pescatori e associazioni e federazioni. Dieci euro per avere nelle mani un blocchetto di fotocopie ritagliate anche male e graffettate.
I proventi come viene riportato dalla nota della Provincia serviranno per:
1-coprire le spese di stampa (20 fogli A4 fotocopiati e ritagliati + 2 graffette)
2-investiti ai fini della tutela ambientale.
E’ quindi opportuno chiedersi: se i soldi incassati verranno versati anche ai fini della tutela ambientale, perchè pescatori e associazioni e federazioni si sono riversate in massa all’ufficio della Provincia per chiedere uno sconto o addirittura un esonero se tesserati con quella o quell’altra associazione?
Non si dovrebbe essere tutti più contenti se anche con una sovra tassa venisse garantiti più controlli?
Questi 40 euro poi passati a 10 non potevano essere un incentivo per la Provincia per far sì che la Polizia Provinciale avesse più risorse da investire nei servizi straordinari da pagare ai suoi agenti in modo da poter fermare lo scempio che si sta consumando nel Delta del Po da parte dei bracconieri legalizzati in pescatori di mestiere?
Reti e corrente elettrica sono all’ordine del giorno, anzi della notte proprio quando gli organi di controllo chiudono gli uffici e non hanno soldi per mandare fuori gli agenti, i ladri escono a rubare.
“E il naufragar m’è dolce in questo mare..di guano!”
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