Recupero Ittico
Alcuni ragazzi del Movimento si sono organizzati e prodigati a recuperare i pesci rimasti in asciutta in un canale di una Provincia della quale non vogliamo rivelare il nome.
Il deflusso minimo vitale non viene quasi mai rispettato per due motivi: nessuno verifica e il livello viene calcolato presso le chiuse dove la profondità risulta essere per esempio 2 metri ma i sedimenti che nel tempo si sono posati hanno generato almeno 150 cm di melma per cui il DVM reale è 50 cm.
Il canale dove si è effettuato il recupero ha subito in alcuni punti un passaggio di alcuni bracconieri ungheresi dediti alla pesca a strappo, successivamente è stato effettuato il recupero da parte dei ragazzi del pesce, ovviamente liberato in un canale con un DVM regolare.
Interessante verificare alcune cose: nei circa 2 quintali di pesci recuperati la gran parte erano pesci piccoli, quindi nati l’anno scorso in gran parte pesci gatto e breme, e luciperca.
Di siluri solo 6 il più grande di 10 cm.
Questo nonostante la Provincia nella quale si è svolto tale recupero nei suoi studi continui a ribadire che la biomassa del siluro sfiora il 95% del totale.
Tali studi però non dicono che seccando ogni anno i canali viene falcidiata gran parte della fauna ittica nata l’anno prima, non interessa, non porta soldi.
Il pesce di questo canale è poi veramente sfigato, quello non recuperato ma che si è salvato dai bracconieri, poi dai cormorani, poi dai vecchi con la bilancia verrà spazzato via dalle benne delle ruspe che scaveranno di nuovo gli argini.
Queste operazioni vengono compiute da anni e anni,aggiungiamoci anche i vari diserbarti e scarichi vari dell’agricoltura e poi ci chiediamo perchè alcune specie di pesci, anfibi vari e piante acquatiche sono sparite?
Chi ha la laurea scrive che è colpa di carpe e amur che mangiano le piante…
Il problema è sempre del pesce, mai delle azioni dell’ uomo.
“Il denaro non dorme mai” (Gordon Gekko)