SILURI IN PARLAMENTO
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04064
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 213 del 14/09/2009
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/09/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO
PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2009
BERNARDINI RITA
PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2009
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA
PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2009
MECACCI MATTEO
PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2009
TURCO MAURIZIO
PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2009
Destinatari
Ministero destinatario:
• MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL
TERRITORIO E DEL MARE
• MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E
FORESTALI
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:
SOLLECITO IL 08/10/2009
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-04064
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
lunedì 14 settembre 2009, seduta n.213
ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI,
MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e
forestali.
- Per sapere - premesso che:
in un articolo pubblicato dal quotidiano Terra il
10 settembre 2009 dal titolo «La caccia al pesce siluro. Un affare
internazionale» risulta che le sponde lungo il corso del fiume Po e dei suoi
grandi affluenti sono meta privilegiata di turisti tedeschi, austriaci e
ungheresi che, pur con fini diversi, sono nella zona per pescare i siluri, una
specie alloctona che insieme ad altri «pesci esteri» ha soppiantato le specie
tipiche autoctone;
questa attività avrebbe dato vita a una diffusa
illegalità, che alimenta un giro d'affari impressionante;
si legge nell'articolo che «anni fa alcuni tour
operator austriaci e tedeschi avrebbero investito in piccoli campeggi sul Po,
riservati a clienti reclutati nei loro Paesi (solitamente un
"pacchetto" completo è di una settimana) a cui vengono affittate sia
le barche che l'attrezzatura per pescare. Oltre al costo del campeggio (20 euro
a notte a persona) il ricavo di una barca è di 100 euro al giorno per pescatore
(una barca ne ospita due). La stagione di pesca dura da aprile a ottobre.
Risalendo il Po abbiamo stimato che vi sono almeno 100 di queste barche e almeno
15 campeggi dotati di tende con tutte le comodità, compresi i frigoriferi»;
«per gestire un campeggio e un pescaturismo,
affittando barche, è necessario munirsi di un'autorizzazione/licenza comunale,
essere iscritti alla Cciaa, in qualità di attività commerciale, avere le
imbarcazioni iscritte al Rudln (registro unità da diporto per locazione e
noleggio) detenuto dalle Province e averle assicurate»;
«tutte queste autorizzazioni mancano e verificarlo
non è complicato (le barche sono tutte dello stesso modello, colore e
motorizzate in modo identico) ma nessuno lo fa»;
«oltre a usare tecniche di pesca e orari vietati,
viene aggirata ogni norma di tipo sanitario e ogni possibile autorizzazione e il
calo del pescato dopo il loro passaggio tocca anche il 70 per cento»;
«l'organizzazione fa capo a due persone, munite
stranamente di un permesso di pesca professionale, che però hanno a libro paga
circa 300 connazionali, arruolati in Ungheria. I camion per i Paesi dell'Est,
senza alcun controllo sanitario, partono giornalmente»;
«nelle zone dove comandano i tedeschi la cattura
del siluro non è a scopo alimentare ma solo un trofeo che una volta fotografato
lo si ributta a fiume, cosa vietata dalle normative regionali sulla pesca,
oppure venduto agli ungheresi. Il fiume è spartito in zone ben definite e
presidiate, tanto che se un malcapitato pescatore teutonico autonomamente decide
di gettare un amo nel Po, lungo quelle zone, è sottoposto al pagamento della
"tassa" di 100 euro al giorno o, se rifiuta, deve immediatamente
andarsene. Non va meglio per i pochi pesca-turismo autorizzati e gestiti da
nostri connazionali, che hanno già subito minacce e a cui è stato chiaramente
chiesto di chiudere "finché siete in tempo"»;
si sarebbe inoltre verificato un «furto di sabbia
e ghiaia che tutte le notti (spesso anche di giorno) viene fatto da cavatori
abusivi. Nessuno controlla o informa. Non sarebbe difficile farlo. Basterebbe
una motovedetta ogni
se corrisponda al vero quanto riportato in
premessa;
quali misure intendano adottare, anche tramite il
Corpo forestale dello Stato e in collaborazione con gli enti locali interessati,
per accertare eventuali irregolarità e quali conseguenti provvedimenti
intendano assumere al riguardo. (4-04064)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
cattura di pesce, conduzione, controllo sanitario,
corso d'acqua, diritto regionale, politica della pesca, politica internazionale,
regolamentazione della pesca
Ora ci sarebbe da ringraziarli perchè se è vero
che tutto è stato un concatenarsi di eventi creati da noi, l'imput al Governo
lo diedero loro: facciamogli vedere (o meglio sentire) che abbiamo apprezzato e
che vogliamo che continuino su questa strada.
La lettera uguale per tutti potrebbe essere la
seguente:
"E' con vivo e sincero apprezzamento che
abbiamo accolto la notizia della presa di coscienza protezionistica, ambientale
e del futuro ecosostenibile, concretizzatasi il 14/09/2009 con l'INTERROGAZIONE
A RISPOSTA SCRITTA 4/04064: anni di battaglie mediatiche e di informazione
condotta dalla nostra Associazione, hanno trovato nella vostra nota, un faro di
speranza verso una concreta tutela del futuro del fiume Po.
Pur consapevoli di quanto arduo sia contenere
fenomeni criminali tanto radicati sul territorio e tanto capillarmente
insediati, la vostra funzione politica ha dato speranza e nuova energia al
lavoro di sensibilizzazione che da anni sosteniamo.
Essendo l'intero ecosistema del fiume Po un bene
indisponibile ed unico, patrimonio dell'intera nazione, l'esempio di ripristino
della legalità lungo il suo corso ha acceso il cuore dell'intero popolo dei
pescatori sportivi, fruitori ambientalmente corretti di questo patrimonio.
Vivendo in attesa che la vostra opera si realizzi
in un reale contrasto ai crimini fluviali e rinnovandovi tutto il nostro
consenso e apprezzamento, vi esortiamo a continuare lungo il sentiero che oggi
avete aperto."
Il Direttivo del Gruppo Siluro Italia
www.grupposiluro.it