Michele Valeriani
Presidente Gruppo Siluro Italia
Po
di Volano: dalla schiuma alle cozze!
Nel numero del mese Aprile di Pescare avevo scritto un articolo per
segnalare la situazione allarmante dello stato delle acque del Po di Volano
(foto 1), quasi speranzoso che qualche autorità
incentivasse i controlli, e invece dopo i soliti “vi faremo sapere”,
la situazione di degrado è peggiorata fino ad arrivare alla moria.
Il 10 maggio la città di Ferrara, la quale è attraversata dal Po di
Volano, si è risvegliata con il fiume totalmente ricoperto da una massa unica
composta da anodonti morti.(chiamate anche cozze d’acqua dolce)
Il Po di Volano è collegato con il Po tramite il canale Boicelli e
quindi anche la riva destra del Po dove “scarica” il Volano ha subito una
moria di anodonti, mentre nella sponda opposta la natura si salvava.(foto 2)
Nessuno dei residenti si ricorda una moria del genere, e la prima domanda
che tutti si sono posti è stata: “cosa ci sarà nell’acqua per aver ucciso
tutti i conchiglioni?”
I tecnici dell’Agenzia Regionale di Protezione
Ambientale, chiamati da una pattuglia della Polizia Provinciale, ha poi
provveduto ad effettuare dei campioni da inviare nei laboratori per cercare di
scoprire le cause dell’inquinamento ed eventualmente i responsabili,
anche se il danno ormai era compiuto.
Il “gigantesco funerale” ha poi iniziato a scendere lungo il corso
raccogliendo tutti gli altri anodonti formando così un unico strato di
gusci.(foto 3-4)
“Qualcosa
è successo sul fondo, a questi esseri viventi è mancato l’ossigeno, e per
giunta tutti assieme", questa è stata il pensiero ricorrente delle persone
accorse sulla riva del fiume.
La situazione del Po di Volano è in
peggioramento continuo, e nonostante le tante lettere, email e telefonate di
protesta agli Enti di controllo non si è mai ottenuto una ben che minima
risposta, e la cosa più grave che dovrebbe farli intervenire è che da questo
corso d’acqua sono tanti i contadini che prendono acqua per annaffiare i loro
campi.
Il “non” essere intervenuti in
tempo,cercando di risalire al responsabile dei precedenti allarmi
d’inquinamento, ha portato a questo risultato.
Nei giorni seguenti la situazione è sembrata
tornare alla normalità, perché di anodonti a galla non se ne vedevano più
tanti.
E’ però bastato qualche lancio a spinning
per scoprire dove fossero finiti: tutti sul fondo del fiume!(foto 5)
Occhio non vede..cuore non duole..ma il naso
sente una gran puzza….
Michele Valeriani
Presidente Gruppo Siluro Italia