Come in tutti i tipi di pesca ai predatori, la girella é un accessorio molto importante, che non dovrebbe mancare mai in una buona montatura, per dare all'esca quella libertà di movimento che alla fine fa la differenza, e per evitare fastidiosi arrotolamenti del finale durante il recupero. I modelli principali per la nostra pesca sono essenzialmente due: quella con il moschettone per cambiare la lenza più in fretta (fig.1) e quella tripla (fig.2). L'importante é che la loro dimensione e carico di rottura sia proporzionato al peso del pesce che intendiamo insidiare, di norma carichi di rottura da 100-200 libbre sono più che sufficienti.
Fig.1 | Fig.2 | |
Quando si pesca con il galleggiante scorrevole, per bloccarlo alla giusta quantità d'acqua necessaria ad insidiare correttamente i pesci, un buon metodo é quello di annodare in quel punto un filo di lana. Il filo di lana oltre a bloccare al punto desiderato il galleggiante, ha la particolarità di non ammaccare la lenza e di essere facilmente regolabile. In commercio ci sono comodi nodi già fatti che basta infilare e stringere sulla lenza, ed il gioco é fatto (fig.3).
Fig.3 |
Durante l'azione di pesca e soprattutto nella fase di lancio, il piombo inline, cozzando contro il nodo della madre lenza sulla girella, può rovinarlo, con il pericolo che si spezzi. Per ovviare a questo inconveniente basta intraporre tra i due un ammortizzatore, come le palline di gomma usate nel carp-fishing (shock-beads, fig.4).
Fig.4 |
Per assicurare un perfetto bloccaggio del galleggiante, impedendo che il nodo di lana penetri nel suo foro passante e si vada ad incastrare bloccandolo, é meglio intraporre tra i due una perlina, come quelle per costruire le collane (fig.5).
fig.5 |