Nodi 2

Nodi di giunzione tra due lenze.

Nodo di sangue

Il nodo di sangue è sicuramente il miglior nodo per unire due lenze di diametro simile. Se eseguito correttamente è in grado di conservare dall'ottanta al novantacinque per cento del carico di rottura della lenza più debole.


1) Si inizia affiancando le due lenze per circa venti centimetri.

2) Tenendo ferma una delle due lenze con il capo libero dell'altra la si avvolge creando da cinque a sette spire. Poi si porta indietro il capo libero e lo si fa passare attraverso il punto in cui le lenze hanno cominciato ad incrociarsi.

3) Tenendo i fili in posizione si ripete l'operazione con l'altro capo libero creando le spire e riportandolo ad attraversare il punto di incrocio, ma passando dalla parte opposta a quella da cui era passato il primo.

4) Si lubrifica e tirando i due capi  liberi si portano le spire ad accostare; quindi si completa la stretta agendo lentamente ma con forza sui due corpi di lenza contrapposti. 

5) Si conclude tagliando i due fili in eccedenza a un millimetro dal nodo.

Nodo di sangue per terminali

Il nodo di sangue, già descritto per unire lenze di uguale diametro, può essere impiegato anche per unire fili dal diametro diverso, circostanza ricorrente nel caso dei terminali.

1) Si inizia affiancando le due lenze per circa venti centimetri.

2) Tenendo ferma la lenza grossa con il capo libero della lenza fine la si avvolge con cinque spire. Poi si porta indietro il capo libero e lo si fa passare attraverso il punto in cui le lenze hanno cominciato ad incrociarsi.

3) Tenendo i fili in posizione con il capo libero della lenza grossa si avvolge l'altra con solo tre spire poi lo si porta indietro e lo si fa passare nel punto di incrocio ma passando dalla parte opposta all'altro.

4) Si lubrifica e, tirando i due capi liberi, si portano le spire ad accostare; completare la stretta agendo con forza sui due corpi di lenza contrapposti.

5) Si conclude tagliando i capi liberi ad un millimetro dal nodo.

Nodo di Albright

Il nodo Albright è finalizzato alla congiunzione di grossi terminali con lenze piuttosto sottili e può essere utilizzato sia con monofili di nylon che con lenze in dineema. La sua validità è tale da conservare sempre un carico di rottura compreso fra il novantacinque ed il cento per cento del filo più debole impiegato.


1) Si inizia raddoppiando il filo di spessore maggiore per almeno quindici centimetri, poi lo si affianca all'altro a circa venticinque centimetri dall'estremità facendo si che il filo fine venga a trovarsi in mezzo ai due grandi.

2)
Tenendo i tre fili in posizione si prende il capo libero del filo sottile e lo si avvolge, con delle spire a scendere, attorno ai tre fili affiancati. Man mano che si scende si tengono ferme le spire in modo che rimangano parallele. Si costruiscono così da un minimo di dodici ad un massimo di venti avvolgimenti.

3) Al termine degli avvolgimenti si prende il capo libero e lo si fa passare all'interno dell'asola formata dal filo più grande, portandolo ad affiancarsi al rispettivo corpo di lenza.

4) Dopo aver lubrificato mantenendo le spire in posizione, queste si fanno scorrere fino a circa tre millimetri dalla fine dell'asola. Si tira allora il capo libero della lenza sottile cominciando a far stringere le spire in prossimità dell'asola in modo che non la superino. Si passa a tirare il corpo della lenza sottile facendo scendere anche le spire alte. Si prosegue tirando alternativamente il capo libero ed il corpo di lenza fino a che tutte le spire non si sono ben strette. 

5) Si conclude tagliando i due capi liberi molto vicino al nodo.

Nodo Uni per giunzioni

Esistono più versioni dell'esecuzione del nodo di sangue ed una molto usata per la rapidità e semplicità di esecuzione è quella che prevede l'uscita di entrambi i capi liberi da uno stesso lato.


1) Si inizia unendo fra di loro con un nodo semplice le estremità dei due fili da congiungere.

2) Si forma con i fili uniti un grande occhiello con il nodo semplice e l'incrocio dei fili in posizione contrapposta.

3) Si prendono i fili nel punto in cui si incrociano e si avvolgono l'un l'altro, con le spire che si partono nei due sensi dal punto in cui si effettua l'avvolgimento.

4) Si fa passare il nodo semplice nel punto in cui iniziano le spire. Si lubrifica e si mettono in tensione sia i due corpi di lenza che il filo doppiato e con il nodo semplice. Quando le spire si sono accostate si agisce con forza sulle due lenze contrapposte facendo serrare il nodo.

5) Si conclude tagliando il filo doppiato ad un millimetro dal nodo.


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