Cicli di manutenzione
1) Bruciatura o discatura, al fine di riportare il legno nuovamente a nudo con pochissime tracce di vecchie pitture;
2) Aprire i comenti tra corso e corso di fasciame e le teste delle tavole, comprese anche quelle sulla ruota e sullo specchio di poppa;
3) Passare carta vetrata n° 50-80 piegata in due, fra i corsi del fasciame, per rendere gli stessi ben puliti;
4) Se necessario si "rinterzerà" dove le tavole suonano fesse con qualche vite a tirare e se possibile dalla parte interna, che allora andrà a "toccare";
5) Inserire la cotonina (o canapa) nel comento e fare un buon calafataggio, raddoppiando o triplicando, nei punti più larghi, lo spessore della cotonina e riducendolo, nei punti più stretti. Fare in maniera che il calafataggio resti qualche millimetro al di sotto della superficie delle tavole. Applicare sopra il calafataggio due o tre passate di resina, avendo cura che la cotonina s’impregni totalmente. In questa maniera va a chiudere tutte le vie di accesso del calafataggio, crea una giunzione tra tavola e tavola molto buona e duratura nel tempo. Si avrà la cura di spingerla cotonina almeno un paio di millimetri sotto il piano delle tavole e poi ricoprirla con stucco strutturale additivato con microfibre naturali. Il giorno dopo, con la carteggiatura, potremo ammirare una perfetta continuità strutturale delle tavole e una nuova integrità del fasciame. Preparare lo stucco e riempire il comento dove è stata messa la cotonina. Preparare delle stecche a leggera forma tronco conica che vogliamo inserire negli spazi tra tavola e tavola del fasciarne, senza preoccuparci molto se per coprire un solo comento, nella sua lunghezza, saranno necessari più pezzi. Nel comento mettere ancora lo stucco additivato con microfibre naturali e mettere in opera la verga di legno preparata, forzandola leggermente dentro l'apertura in modo che riesca a combaciare le tavole insieme allo stucco fatto con le microfibre naturali. Procedere così per tutti i comenti, e per le parti rotonde il calafataggio è importante effettuarlo con la cotonina e si procede come indicato sopra al calafataggio. Il giorno dopo, togliere l’eccedenza, della rinvergatura con lo scalpello, e con l'orbitale o il carroarmato, carteggiare il lavoro sia sulla rinvergatura che sul calafataggio, si avrà la piacevole sorpresa di vedere una continuità di fasciame e una integrità prima sconosciuta.
6) Carteggiare e levigare perfettamente tutta la superficie;
7) Applicare sulle restanti imperfezioni, teste, ecc. una mano di stucco epossidico;
8) Carteggiare e pareggiare;
9) Dare una mano di primer, e prima dell'antivegetativo perché non ha solo caratteristiche aggrappanti sull’epossidico ma forma un’unione solidale con lo stesso;
10) Passare due mani d’antivegetativo.