28.09.2004 |
Il fiume
Una sfida con il gigante La pesca al siluro: nel Po, con tecnica e perizia, inseguendo il vorace predatore |
di Barbara Sartori
Foto: Yuri Grisendi Siete tra quelli che hanno letto “Il vecchio e il mare” di Hemingway sognando di rivivere l’affascinante lotta tra Santiago e il marlin? Che sia per passione o per il gusto dell’avventura, oggi amici pescatori non avete più bisogno di solcare i grandi mari per mettervi alla prova. La sfida si chiama pesce siluro e si gioca proprio sul Grande Fiume. Da Boretto, nel reggiano, a Ferrara è possibile cimentarsi nella pesca al siluro. Numerose sono le opportunità di noleggiare barche e di avere anche una guida esperta a bordo. Andare a pesca di siluri significa ingaggiare un vero e proprio “big game” d’acqua dolce: il siluro è, l’unico pesce presente nei nostri fiumi che può superare i cento chili! Non solo. Si tratta di un pesce lunatico. Chi ritiene che basti calare una grossa esca per catturare questo gigante, si sbaglia di grosso! Nel Grande Fiume solo da pochi decenni Abitudinario, ma che carattere! Originario dell’Europa dell’est, il Silurus Glanis fino a vent’anni fa era un emerito signor nessuno in Occidente. Poi i primi esemplari hanno cominciato a popolare i laghetti e i piccoli canali che collegano i fiumi slavi a quelli dell’Italia, della Germania e della Francia. Il siluro contrariamente a quanto si crede, non mangia qualsiasi cosa gli capiti dinnanzi. È un pesce che ama scegliere ed è molto abitudinario: caccia e mangia sempre nello stesso posto e alla stessa ora. Il siluro non ha nemmeno un buon carattere: ci sono periodi in cui se ne sta immobile sul fondo, altri in cui diventa iper-attivo. Le sue ore di caccia favorite sono quelle notturne e forse anche questo contribuisce ad alimentare la fama misteriosa dell’enorme pesce che si orienta con i suoi lunghi baffi usati a mo’ di radar. La pesca nel periodo estivo All’amo di notte, mentre caccia C’è solo un’occasione per provare ad insidiare questo furbo pesce: beccarlo mentre anche lui è impegnato nella sua… pesca quotidiana. Al tramonto scocca l’ora della cena: grazie ai barbigli individua la preda, con la coda la tramortisce e quindi la ingoia. Quando c’è una piena, però, le sua abitudini cambiano radicalmente. Il siluro risale anche di giorno per la caccia, perché sa che i pesci piccoli, disturbati dall’acqua torbida, vanno in superficie per vedere meglio. Il pescatore accorto dovrà tener conto di questi ritmi, se non vuole tornare a casa a mani vuote. Meglio scegliere le notti senza luna, quando c’è meno luce. Altro suggerimento: il siluro non ama il freddo. Se la temperatura è inferiore agli 8 gradi, se ne sta in letargo e consuma il grasso accumulato nella bella stagione. Dai 10 ai 15 gradi, comincia a muoversi timidamente, ma è solo superati i 18 gradi che ritorna in piena attività. Per questo il periodo migliore per andare a pesca va da maggio a settembre. Dalle sponde o su natanti Tanti modi per pescarlo Il siluro è un pesce scaltro. È bene cambiare ad ogni battuta di pesca l’esca e la montatura, altrimenti si insospettisce. Le tecniche cambiano a seconda che decidiamo di pescare da riva o dalla barca. La prima non è certo l’ideale, ma non significa che catturare un siluro così sia una missione disperata. Scartiamo i luoghi di forte corrente. Il modo più diffuso, però, per dare la caccia all’amico baffuto è la pesca dalla barca. In diverse località è possibile noleggiare natanti dotati di ecoscandaglio, utile perché individua la presenza dei siluri sul fondo. Ma senza andare sul sofisticato, si può anche affrontare la pesca su gommoni di media lunghezza. A questo punto, come si pesca? Le alternative sono almeno tre. Ancoriamo la barca, gettiamo le lenze con pesci vivi e… o aspettiamo che abbocchi. Più curiosa è la pesca con il “klonk”: ci si lascia andare alla deriva, trascinati dalla corrente, tenendo l’esca staccata dal fondo. Intanto, si batte il klonk nell’acqua: lo strumento produce un suono che incuriosisce il siluro e lo porta verso l’esca. È una tecnica che viene dall’est e che ha almeno 200 anni. Dal tramonto all’alba si può infine provare a catturare il siluro a spinning, con esche artificiali. Cogli l’occasione Pesca e non solo Noleggiare una barca o una canoa per la pesca al siluro è una delle tante opportunità offerte da Navigarlo. Per i meno esperti si può avere a bordo anche una guida esperta. Ma non solo. Si può affiancare anche altri tipi di attività che permettono di assaporare e vivere a pieno l’atmosfera del Grande fiume: gite in barca, pedalate sulle sponde con la possibilità di noleggiare le biciclette e caricarle a bordo dell’imbarcazione, ore di navigazione alla scoperta di natura, antiche tradizioni e enogastromia. Navigarpo (Busseto, Pr) Tel. 0524-1708 o 332174866. Per la pesca al siluro Tel. 0524-65361 INFO Porto Turistico di Boretto Tel. 0522/963811 Consorzio Verde Delta Tel. 0533/680376 |