lunedì 23 giugno 2003
Successo
per la serata
del siluro

E' stato un successo quello di ieri sera in piazza Campiani, agli Angeli, dove Claudio Meneghetti, chef del Portichetto, ha preparato un menù che ha reso appetitoso il pesce siluro: frittura di siluro, filetto di siluro affumicato in agrodolce con salsa di yogurt, paccheri con siluro alla mediterranea, siluro all'elbese. La serata è stata organizzata da Provincia e Slow Food. Il siluro è già molto apprezzato dalla cucina lungo l'asta del Danubio e a questo punto è dimostrato che può essere tranquillamente mangiato: dovrà, prima, perdere la fama di mostro.

Qualcuno ha affrontato la prova con una certa diffidenza, ma, nel complesso, il siluro ha superato l'esame: si può mangiare tranquillamente. Ed ora che il cosiddetto 'mostro' è sdoganato, c'è chi spera che entri in modo stabile nelle abitudini alimentari dei mantovani.
Il consumo alimentare, infatti, potrebbe stimolare la pesca del siluro e limitare così la continua espansione di questo predatore, che sta depauperando il resto della fauna ittica. Rispetto alle fredde acque del Danubio, il siluro si è trovato perfettamente a suo agio nel Po, dove è più diffuso nel tratto tra Ostiglia e Revere, raggiungendo dimensioni sconosciute altrove: arriva, infatti, a superare i 130 chilogrammi. Le leggende che, di volta in volta, lo hanno descritto divoratore di cani e gatti, hanno contribuito ad abbatterne l'appetibilità gastronomica. In realtà, nello stomaco dei siluri pescati si trova, al 90%, solo dell'altro pesce; al massimo qualche siluretto, essendo il Nostro un po' incline al cannibalismo. E' un predatore, è stato detto, come il luccio. Di certo meno gustoso, ma con adeguate preparazioni riesce anche a soddisfare i palati.
Così, l'Amministrazione provinciale, in particolare l'assessore Roberto Pedrazzoli, che assieme alla Condotta Slow Food ha organizzato la serata di degustazione nella pittoresca piazza Campiani agli Angeli, ha affidato a Claudio Meneghetti, chef dell'Osteria Al Portichetto, il compito di rendere le più gradevoli possibile le carni del siluro.
D'altra parte, già da qualche anno, quando c'è disponibilità di materia prima, Meneghetti propone ai suoi clienti le carni dell'ex mostro, che nelle zone danubiane vengono tranquillamente consumate, senza patemi d'animo.
La rivalutazione del siluro viene vista anche come possibile traino di un turismo di nicchia che già si sta manifestando lungo le rive del Po: sono infatti numerosi i pescatori, in buona parte tedeschi o inglesi, che approdano nel Mantovano proprio per cacciare il siluro. E' un turismo 'ricco', come tutto quello legato alla pesca, anche se, in questo caso, non sono rare le lamentele per i danni ambientali provocati.

Claudio Meneghetti ha proposto il siluro in numerose preparazioni. Prima di tutto, la frittura, molto apprezzata dai commensali, seguita dal filetto di siluro affumicato in agrodolce, accompagnato dalla salsa di yogurt che spesso nei paesi nordici viene sposata proprio con le carni fumè. Per i paccheri con siluro alla mediterranea, l'operazione è stata semplice: aggiungere il pesce ad un già sperimentato sugo vegetariano. Infine, il gustoso siluro all'elbese, con salsa di pomodoro aromatizzata con i sapori mediterranei. I vini: bianco per i primi tre piatti, rosso per l'ultimo, abbinamento sostenibile in virtù della preparazione al pomodoro.




Claudio Meneghetti presenta il piatto di siluro: tutti a tavola


La StampaLa Cronaca di Cremona