Martedì 01/04/03
Mattanza di siluri. Gli amici dei pesci: «Ci
hanno boicottato»
CREMONA — Venti siluri fiocinati e uccisi: due da
50 chilogrammi, gli altri nell'ordine dei 10. E' il
bilancio della caccia al siluro nel tratto del Mincio
tra l'abitato di Borghetto e Pozzolo, a cavallo tra le
province di Mantova e Verona.
Cinque chilometri di fiume, più o meno. Domenica
mattina per cercare di impedire questa iniziativa erano
presenti anche una trentina di iscritti al Gruppo siluro
Italia, guidati dal presidente Yuri Grisendi. Per loro,
che si definiscono obiettori di coscienza che i pesci
siluri amano pescarli per pesarli, misurarli e poi
lasciarli di nuovi liberi, quella di domenica è stata
un'inutile mattanza.
«Ci hanno boicottato. Non ci hanno fatto arrivare con
le auto: per raggiungere il
fiume abbiamo dovuto percorrere circa quattro chilometri
a piedi. Comunque siamo riusciti ad essere presenti,
abbiamo distribuito volantini e cercato di spiegare che
quello che si stava facendo era inutile», spiega il
presidente Grisendi. Sul posto per evitare che vi
fossero problemi sono intervenuti anche i carabinieri.
La pesca al siluro è stata avallata dal Servizio caccia
e pesca della Provincia di Verona e condotta dai sub del
centro subacqueo Villafranca, iscritto
alla Federazione italiana pesca sportiva e attività
subacquee (Fipsas): questo pesce non autoctono -
sostengono - distrugge la fauna del fiume. Opposta
l'opinione del Gruppo siluro Italia: «Un siluro da 50
chili mangia pochissimo. Forse i soldi che sono stati
spesi per questa pesca con tanto di sommozzatori
avrebbero potuto utilizzarli per ripulire le rive del
tratto di Mincio, una discarica a cielo aperto»,
conclude Grisendi.
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