Articolo GAZZETTA DI PARMA

LA DENUNCIA DI LEGAMBIENTE 
«Pneumatici abbandonati e diossina nei pesci» 



SISSA - Con la secca diventano ancora più evidenti i problemi del Po: dall'inquinamento delle acque al materiale abbandonato lungo le rive. Proprio questi aspetti sono stati al centro del sopralluogo di Legambiente, nell'ambito dell'Operazione Fiumi. Si tratta di una campagna di analisi sui corsi d'acqua italiani promossa Legambiente, appunto, e dal Dipartimento della Protezione Civile.

Cimitero di pneumatici a Torricella (PR) 
La missione ha fatto tappa nel parmense con uno screening del tratto compreso fra Torricella di Sissa e Stagno di Roccabianca. Cittadini, amministratori e giornalisti sono stati ospitati sulla Goletta Verde del Po. Fra i partecipanti il presidente di Legambiente Parma Fabio Faccini e il presidente degli Aironi del Po Stefano Barborini. Durante l'escursione sono emersi svariati problemi, a partire dall'inquinamento che, nei periodi di secca come quello attuale, diventa più evidente. «Fino a quando Milano non si deciderà a fare il depuratore - ha spiegato il presidente di Legambiente Parma Fabio Faccini - le cose non potranno di certo migliorare». 

L'attenzione si è anche concentrata sui pennelli con barriere di pietre che, come ha detto Faccini, «interrano bracci secondari del Po, come lanche e meandri, che invece hanno una notevole importanza e meritano di essere preservati». Il fiume dopo le varie operazioni effettuate in questi anni, ha ora uno spazio molto più ridotto a disposizione: da monte viene giù molto più in fretta e in questo modo si fa più pericoloso e si depura anche di meno. 

Lungo una spiaggia che si trova in sponda destra vicino all'abitato di Stagno Parmense, ma in un territorio a quanto sembra sul quale sono competenti gli Enti cremonesi, sono stati abbandonati numerosi di copertoni da auto (almeno un'ottantina). Oltre alle gomme abbondano purtroppo bottiglie di vetro in frantumi e fusti di plastica. Ultimo tema quello della fauna ittica. Legambiente, già un anno fa, aveva denunciato l'elevato tasso di diossina presenti nelle carni del pesce del Po. «Ho avuto un paio di incontri in Provincia a Parma - ha detto Stefano Barborini - per presentare la questione e la Provincia stessa mi ha fatto sapere di avere chiesto per ben due volte all'Ausl di effettuare precise analisi in merito. Dall'Ausl, secondo quanto mi è stato riferito, non è ancora arrivata una risposta». Infine è emersa la presenza sempre più massiccia di gamberi rossi della Louisiana che ormai stanno invadendo il grande fiume. 

P. P.

 


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