«Impariamo ad usare bene l'acqua del Po» | |
Caro Carlino, Il Wwf continua la sua battaglia per promuovere una gestione e un consumo dell'acqua sostenibile, necessità sempre più impellente che la cronaca quotidiana sta mettendo in risalto. E lo fa lanciando un appello per la tutela, la riqualificazione e la valorizzazione del Po, più grande fiume d'Italia. Sembra strano parlare di alluvioni proprio quando la siccità è assurta agli onori della cronaca, vero è però che questa situazione pericolosa e disagevole per l'uomo è frutto di un dissennato uso della risorsa idrica. Le falde si impoveriscono di anno in anno e i fiumi sono più asciutti ma al tempo stesso più pericolosi durante le piene, molti comuni che sono privi di depuratori funzionanti ed efficienti e l'acqua della Laguna veneziana è spesso stata considerata come discarica. E' indispensabile superare la "logica di emergenza", nei molti aspetti che intersecano la vita umana e la risorsa idrica, per sostituirla con un'azione basata su una diffusa manutenzione del territorio, con la programmazione dell'utilizzo dell'acqua, con il recuperare la funzionalità idrogeologica ed ecologica degli ecosistemi fluviali. In questo contesto l'educazione e l'applicazione di questi principi, applicabili anche attraverso il consumo responsabile dell'acqua diventa un esigenza improrogabile, che il Wwf applica, ad esempio, anche nei propri campi estivi. Il Wwf ha in atto una campagna di sensibilizzazione nell'uso e nella gestione di questa risorsa, su cui si fonderà il nostro futuro. Non solo l'appello per il Po e per il Tagliamento, ma anche la distribuzione di 'rompigetto' da installare nei rubinetti di casa per risparmiare fino al 50% dell'acqua che utilizziamo, i progetti educativi nazionali come il Panda Club e l'internazionale 'Kids for the Alps'. Un'attività di diffusione della consapevolezza e degli stili di vita sostenibili che non solo va proposta, ma deve anche essere applicata. Nei campi estivi 2003, organizzati a Sauris nelle Alpi carniche dall'associazione del Panda, in occasione dell'anno internazionale dell'Acqua, si proporranno lezioni specifiche indirizzate alla scoperta dell'acqua: l'analisi degli indici per determinare la purezza e la vita di un fiume, ma anche una comprensione della complessità dell'ecosistema fluviale, saranno spiegati i principi sostenuti dal Wwf nella gestione idrogeologica dei corsi d'acqua sfruttando le caratteristiche naturali. Un auspicio che un altro tassello si aggiunga all'educazione ambientale, perché il consumo responsabile diventi una realtà concreta in grado di modificare gli stili di vita più dannosi. E nel frattempo firmare l'appello Wwf per il Po. Manuel Bertin |