Mercoledì 5 Novembre 2003
Amatrice. Le associazioni chiedono garanzie a Enel e Provincia e in alternativa uno sbarramento provvisorio o fisso
Lago in secca, i pescatori si ribellano
Scandarello, lo svuotamento compromette la sopravvivenza dei pesci

di PIETRO BIZZONI


Non si placa la polemica delle Associazioni di pesca sportiva dell’Alto Reatino nei confronti dell’operazione di svuotamento progressivo imposto dall’Enel e dalla Provincia al bacino idrico dello Scandarello. L’invaso artificiale negli ultimi anni è divenuto una delle mete più ambite da pescasportivi, turisti e campeggiatori provenienti da tutta Italia, soprattutto da Marche, Umbria e Abruzzo. Un interesse crescente grazie alla fama legata alla pesca abbondante di siluri e carpe nei vari mesi dell’anno. Riviste specializzate pubblicizzano e consigliano come meta per le battute di pesca lo specchio d’acqua amatriciano. L’ultima gara organizzata dal locale ”Lenza Club Alto Lazio II Enduro Carp Fishing Dunger Cup” tenutasi a metà ottobre (vincitori le coppie Cicolani-Mattei, Pasqualone-Cicolani e Basilici-De Angelis), ha reso nelle nasse delle coppie di pescatori vincitori poco meno di un quintale di pesce, in prevalenza carpe. Segno evidente dell’enorme valenza ittica delle acque dello Scandarello. «Quel pesce va salvato», è l’appello lanciato dai pescatori che vedono nel prossimo svuotamento del bacino il pericolo maggiore per le specie autoctone. Purtroppo, lo stesso assessore provinciale Caccia e Pesca, Vincenzo Lodovisi, ha riconfermato e riconosciuta la necessità di eseguire l’operazione di svuotamento in tempi brevi, per consentire agli operai dell’Enel di lavorare in tutta tranquillità e sicurezza alla base della diga ormai bisognosa di restauri. I pescatori da parte loro propongono una soluzione alternativa al completo prosciugamento e al trasferimento coatto in altri laghi reatini dei pesci di grossa e media pezzatura: uno sbarramento provvisorio o fisso a cavallo tra l’isolotto e la sponda est del lago potrebbe risultare utile anche nei prossimi anni. In alternativa l’assicurazione che i danni arrecati alla fauna ittica dallo svuotamento saranno riequilibrati dalla Provincia con azioni di ripopolamento mirate. Infine una buona notizia: pare che l’Enel, dopo la rimessa in sesto delle acque, garantirà anche la messa in opera di piazzole e attrezzature per il campeggio leggero lungo tutto il perimetro del lago.

 


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