L'Allevamento
Nei Paesi dell'Europa centrale il siluro è oggetto di un intenso allevamento a scopo alimentare. Il siluro si presta, infatti, molto bene ad essere allevato in quanto ha un buon tasso di crescita, fino a 2 kg in 12 mesi a 25-27° C, accetta il mangime artificiale e può essere tenuto a densità elevate all'interno delle vasche. In Ungheria è attualmente una delle specie più importanti per gli allevatori. C'è da ricordare che in queste nazioni esiste, a differenza dell'Italia, una vera e propria tradizione per l'uso di questo pesce come alimento. Il siluro viene anche comunemente allevato in modo estensivo in policolture insieme con le carpe. In Germania e Francia è allevato in maniera intensiva in impianti che riciclano l'acqua e che permettono di mantenere una temperatura costante, creando così le condizioni favorevoli per un veloce sviluppo. La taglia commerciale di circa 2 kg è così raggiunta in appena 12 mesi. In Francia è anche allevato in stagni in terra e attualmente sembra che tale pesce stia incontrando i gusti del pubblico. All'estero esiste quindi, nei confronti del siluro, un atteggiamento diverso da quello che si registra in Italia. D'altronde questo pesce era, ed è, un elemento importante nella dieta delle popolazioni dell'Est europeo. In questi Paesi il siluro è consumato fresco, salato, essiccato, oppure è venduto surgelato o addirittura in scatola come il tonno. Alcuni pescatori di mestiere del medio e basso corso del fiume Po hanno recentemente iniziato a pescare attivamente questo pesce. Il pescato viene poi commercializzato in Germania dove sembra essere molto apprezzato e dove viene venduto sia fresco che in scatola.
Prime prove d’allevamento del siluro, realizzato in acqua calda hanno reso evidente la sua velocità di crescita ed il suo adattamento all'allevamento controllato. Oggi, i piscicoltori hanno sviluppato tecniche multiple d’allevamento concernente il siluro.
Allevamento in stagni:
E’ una dei metodi più diffusi. Assicura una produzione commerciabile al termine di tre estati. La pesca consiste in svuotare gli stagni all'autunno, questo suppone una certa stagionalità nell'approvvigionamento.
Allevamento in vasche:
Vasche di tipo " americano ": si tratta di vasche scavate nel suolo, di almeno 1,50 metri di profondità che sono riempiti una sola volta in inverno. Questa tecnica, senza sistema di rinnovo d’acqua, permette di ottimizzare la superficie utilizzabile. Permette la fluttuazione d’acqua dovuta all'evaporazione. La pesca selettiva si effettua per con reti o svuotando le vasche. Vasche di tipo " israeliano ": il principio consiste nella pianificazione di una vasca d’allevamento di almeno 500 mt quadri vicino ad una riserva naturale o artificiale (stagno, diga, ritenuta collinare...). Svuotata regolarmente con l'aiuto di pompe nella riserva, l'acqua della vasca trasporta così lo zooplancton necessario all'ingrandimento degli avannotti.
Allevamento in gabbie:
Si tratta di un sistema similare alla vasca israeliana, alla differenza che la vasca, sostituita dalle gabbie di reti attrezzate di galleggianti si trova nel cuore stesso della riserva.