Scheda tecnica
pelle nuda, capace di notevoli mutamenti di colore per
aiutare il mimetismo nei diversi tipi di fondale, ricoperta di una sostanza
viscida e gelatinosa, che oltre a proteggerlo dalle malattie, gli permette di
scivolare indenne tra massi e ostacoli del fondale. Numerosi denti disposti su due
grosse placche mandibolari, piccoli ma taglienti come rasoi. Nella parte
interna delle branchie, esiste una vera e propria rastrelliera appuntita, che
non permette ad eventuali prede inghiottite, di fuggire attraverso i suoi enormi
opercoli branchiali (fig.2-3). Manca la pinna adiposa. Pettorali
con raggio
spinoso. Corpo tronco-conico a sezione rotondeggiante. Occhi piccoli,
per cui ci vede pochissimo, ma ha un buon olfatto e sei lunghi barbigli, che gli
permettono di localizzare con esattezza la provenienza di qualsiasi vibrazione
emessa in acqua, arrivando cosi sulle prede anche in condizioni di scarsa
visibilità, dovuta al buio e all'acqua torbida. In Italia il siluro ha trovato acque mediamente più
calde dei Paesi d'origine e per questo il suo accrescimento sembra essere più
veloce. Le sue carni nella cucina
italiana non sono ancora molto apprezzate, mentre nei paesi nel
nord-est europeo sono entrate in moltissimi menù.
La specie Silurus glanis appartiene alla famiglia dei Siluridae,
ordine Siluriformes. Secondo le teorie più recenti a quest'ordine sono
assegnate ben 31 famiglie per un complesso di circa 400 generi e 2.211 specie.
Di queste circa 1.300 si trovano nel continente americano. Due sole famiglie,
Arlidae e Plotosidae, vivono in acque marine,
tutte le altre abitano le acque dolci. Insieme ai Cipriniformi, i Siluriformi
costituiscono il superordine degli
Ostariofisi, caratterizzati cioè dalla
presenza dell'apparato di Weber. Il genere Silurus comprende 17 specie ed ha
probabilmente un'origine monofiletica. Si ritiene cioè che tutte le specie di
questo genere abbiano avuto origine da un unico antenato. Gli unici due
rappresentanti del genere Silurus presenti in Europa sono il Silurus
glanis e il Silurus aristotelis. Il Silurus aristotelis è
endemico del fiume Aspropotamo e delle regioni balcaniche che si affacciano sul
Mar Ionio. E' presente in Europa orientale, Europa centrale, Scandinavia meridionale,
Asia Minore, proveniente principalmente dalla parte inferiore del bacino del Danubio ed i
suoi affluenti. Anche dal sistema
fluviale del Dniepr, Volga e Ural.Esiste una
limitata popolazione anche in Svezia, infatti il Mar Baltico é stato in epoche
lontane un enorme lago d'acqua dolce tramite il quale il siluro ha potuto
spargersi nelle regioni del Nord Europa fino a giungere nel mare del Nord.
L'aumento di salinità successivo dovuta a quest'ultimo, ha dato vita al Baltico
dei nostri giorni. Introdotto in Italia dai Paesi dell'Est. Diffuso
dapprima nei
laghetti per la pesca a pagamento tra gli anni 60 e 70, quindi seminato
principalmente nel Po e nel circondario, dove lo si può trovare nelle
lanche, negli affluenti e nei canali laterali. Presente in vaste zone della pianura
padana. Seminato in Spagna da pescatori tedeschi nel "74", che
immisero 42 siluri nelle acque del lago Embalse de Riba Roja, un enorme bacino
d'acqua del fiume Ebro. Immessi in Francia (inizialmente nella Seilla) nel bacino
della Saona e del Rodano intorno al "77", esemplari provenienti dalla
Romania. Successivamente seminato anche nella Loira e affluenti.
laghi, fiumi, zone a lenta corrente e in tratti profondi. Corsi minori, anse, canali. Letto in terra, melma e sabbia con presenza di numerose tane: tronchi sommersi, radici, frasche, relitti di vario genere. Anche in acque torbide. Sopporta temperature piuttosto elevate. Con il freddo si arresta.
Molluschi, Crostacei, Avannotti di altri pesci. Pesci anche di grosse dimensioni. Occasionalmente Rane, topi, uccelli, piccoli mammiferi.
Di giorno non si muove molto, ama stare riparato dalla corrente in buche profonde, gira solo se le acque sono torbide o il cielo coperto. Di notte caccia soprattutto in acque basse. Facilmente adattabile, tollera la cattività.
Accrescimento rapido nei primi anni di vita. Presenti
in Italia esemplari di poco inferiori al quintale. Non si hanno dati relativi
all'accrescimento in acque italiane. L'esplosione demografica e
l'accrescimento rapido é favorito dal clima mite e temperato,
infatti il siluro quando la temperatura dell'acqua scende sotto gli 8-9° C
smette di alimentarsi. La temperatura per il massimo accrescimento e sicuramente
quella compresa tra 22 e 26°C, ecco spiegato perché nel sud dell'Europa si è
arrivati nel giro di 30-40 anni ad esemplari prossimi al quintale
maggio-giugno, in alcuni casi settembre. Maturità sessuale
intorno ai 4-5 anni. Uova adesive presso le sponde, preferibilmente con
vegetazione. Il maschio si avvicina alle rive, prepara una specie di nido con
alghe, erbe, legni e rami affondanti, in acque italiane la frega ha luogo nella foce degli
affluenti, vicinanza delle
lanche e canali. In un secondo tempo avviene l'unione con la femmina e la deposizione
delle uova che il maschio feconda all'interno del nido. A questo punto il
maschio diventa "guardiano" del nido fino a che i piccoli non sono
nati e in grado di uscire dalla tana.Uova piuttosto numerose, fino a 300.000 nei grossi esemplari. Diametro
circa 3 mm. Incubazione 23-24 giorni con acqua a circa 20°C . I nuovi nati assomigliano a girini.
nel Po e nei maggiori corsi, correnti lente e profonde, ampie buche e fondali, giri d'acqua lungo prismate o rive in frana. Letto anche senza vegetazione, ma con tane sommerse (tronchi, massi, ostacoli vari), foce degli affluenti, canali e stagni con fitta vegetazione di sponda e sommersa. Attivo tutto il giorno tra marzo e novembre, con acque opache torbide o fangose. In condizioni normali, momenti migliori verso il tramonto, notte e all'inizio del mattino.