La riproduzione del Silurus glanis
Testo e foto di Yuri Grisendi
Come ho gia ribadito altre volte, un’ottima metodo per imparare ad insidiare correttamente un pesce, è imparare a conoscerne in particolare i comportamenti.
In questo modo sarà possibile prevederne i modi di agire sia nelle diverse fasi della sua vita, sia nell’alternarsi delle stagioni.
Un periodo estremamente importante, o addirittura essenziale, della vita di un animale è quello che è dedicato alla riproduzione (nel caso dei pesci questo periodo è denominato "frega") e a tutto ciò che ad essa è collegato: corteggiamento, accoppiamento e cure parentali.
E’ in questo delicato spazio di tempo che i siluri avranno per la testa tutto tranne dare attenzione alle nostre esche, ma se riusciremo a decifrare il loro mutevole comportamento, sapremo quale sarà il momento di agire, stimolando in maniera precisa il loro istinto, istigandoli ad attaccare le nostre insidie, posizionate nel posto giusto al momento giusto.
Il siluro ha un ciclo di riproduzione annuale, tutto ha inizio alla fine di marzo inizi d’aprile, quando l’acqua ha una temperatura compresa tra gli 8 e i 10°C, il siluro compie una migrazione di pre-frega, dalle zone profonde che occupa preferibilmente, alle zone d’acqua più bassa e lenta, in prossimità delle rive ricche di ripari naturali.
Qui si formano coppie composte d’individui della stessa mole; all'interno della specie non è semplice distinguere il maschio dalla femmina, ma osservando attentamente la papilla genitale, più grande e a forma di cono nella femmina, più piccola ed allungata nel maschio, è possibile distinguere i due sessi; in più nel maschio l'estremità del primo raggio spinoso delle pinne pettorali, è solitamente seghettata molto più che nella femmina.
Il periodo della frega varia secondo i luoghi: esso è localizzato normalmente tra la fine d’aprile e la fine di luglio, e dura da un mese e mezzo a due mesi e mezzo, infatti, sembra che sia la temperatura dell’acqua a condizionare la data dell’inizio della frega, e questa temperatura deve essere minimo di 18-20°C e anche 20-22°C secondo certi autori: anche una repentina caduta della pressione barometrica può influenzare l’attività riproduttiva.
La specie è molto longeva e può arrivare fino ad 80 anni d’età, si può capire all'incirca l'età dei siluri esaminando le loro vertebre, in esse è visibile una serie di anelli chiari e scuri e ad ognuno di questi ultimi corrisponde all'incirca un anno di età; lo stesso può essere osservato nel raggio duro della pinna pettorale dopo che è stata tagliata in due.
Il Silurus glanis è una specie tipicamente d’acqua calda (anche se si hanno notizie di alcune popolazioni che vivono in Danimarca e ancora più a Nord, in Svezia e in Finlandia), in quanto la temperatura ottimale di crescita si aggira intorno ai 28 e 30°C, con un blocco dell’alimentazione verso i 14°C; questo dato è importante, perché è uno dei fattori, che hanno determinato la sua distribuzione geografica, infatti, il siluro ha colonizzato maggiormente la parte sud dell’Europa.
Nei corsi d’acqua la frega ha luogo in prossimità delle rive, laddove le radici degli alberi forniscono dei ripari e dei supporti naturali per le uova, mentre in caso d’acqua sufficientemente alta, la frega ha luogo nelle lanche e nelle golene d’inondazione: se tutte queste condizioni sono favorevoli, il maschio costruisce un nido incassato tra la vegetazione.
L’annuale piena che il Grande Fiume compie di norma tra maggio e giugno, è propiziatrice per la buona riuscita della deposizione delle uova ed il loro sviluppo, infatti, l’acqua alta favorisce l’accesso dei soggetti in frega a lanche e golene che normalmente, a causa dell’incuria e la cattiva gestione dei fiumi da parte dell’uomo, rimarrebbero inaccessibili.
In questi luoghi i ripari naturali si sprecano e l’azione inesorabile dell’acqua che scorre verso valle è quasi annullata, permettendo una più facile deposizione delle uova ed un maggior numero di schiuse.
E’ in queste zone che in questo periodo le catture di maschi in frega non mancano, infatti, è sufficiente posizionare le nostre esche tra gli ostacoli e la vegetazione della sottoriva, o del pennello che crea la lanca, per essere protagonisti di innumerevoli attacchi di siluri di grosse dimensioni.
Al momento della frega c’è molta competizione per accoppiarsi, i maschi sviluppano così una grand’aggressività, ed alcune ferite possono essere veramente serie; la frega ha generalmente luogo la notte, ed è accompagnata da una parata nuziale, durante la quale il maschio si arrotola intorno alla femmina, e comprimendogli l'addome facilita la deposizione delle uova.
Quando affermo che alcune ferite possono essere veramente serie anche per l’incolumità di grossi esemplari, magari non riesco a rendere veramente l’idea di ciò che può accadere sotto il pelo dell’acqua; è per questo che ho voluto corollare questo articolo di foto di diversi maschi feriti che ho catturato nel mese di giugno del 2002.
Gli ovuli emessi dalla femmina sono immediatamente fertilizzati dal maschio (il diametro delle uova varia da 1,94 a 3,0 mm.), le corone di uova sono ricoperte da una coltre spessa di gel, che le rendono vischiose e permette loro di aderire con facilità agli ostacoli della sottoriva (radici d’albero, alberi sommersi, ecc.), le uova che cadono sul fondo sono destinate a morire in breve tempo.
Subito dopo le femmine abbandonano le uova, mentre i maschi rimangono in prossimità del nido durante tutta l’incubazione delle uova, e le mantengono ventilate con dei movimenti della coda, al fine d'assicurare una buon’ossigenazione; in questo periodo il maschio è particolarmente aggressivo verso tutto ciò che si avvicina al nido.
L’embriogenesi è assai corta, da 60 a 70 gradi/giorno alla temperatura di 22-24° C, e la schiusa avviene all'incirca al ventiquattresimo giorno.
Grazie ad una particolare ghiandola posta sul capo, che secerne un filamento adesivo, le larve, ancora incapaci di nuotare, restano attaccate alla vegetazione del nido fino a quando non hanno completato lo sviluppo, e riassorbito il sacco vitellino; se il filamento si rompe anticipatamente, le larve cadono sul fondo dove finiscono per morire.
Gli avannotti cominciano a nuotare tre o quattro giorni dopo la schiusa, i maschi abbandonano allora il nido; gli avannotti sono poco mobili e hanno la tendenza a restare raggruppati; in questo periodo assomigliano ad un gruppo di grossi girini.
La fertilità relativa è molto variabile secondo gli autori, essa varia da 7.000 a 42.000 uova per chilogrammo di pesce, essa dipende anche dalla provenienza geografica, dalla taglia del pesce, dall’approvvigionamento di sostanze nutritive e dalla temperatura dell’acqua.
La taglia del pesce ha una grande importanza per l’età della maturità sessuale, e un tasso di crescita debole induce un ritardo dell’età della maturità sessuale; in genere i maschi arrivano a quest’età dopo quattro anni di vita, le femmine più tardive sono mature dal quinto o sesto anno di vita.
Il siluro dunque ha una gran potenzialità di riproduzione, sia per la quantità d’uova deposte, sia per le cure parentali offerte nel periodo dell'incubazione, questo spiega in parte il motivo del grosso e veloce sviluppo delle sue popolazioni nelle acque dei principali bacini europei, compreso il Po, in netta controtendenza con specie autoctone, che invece non riescono più a trovare il corretto habitat per la loro riproduzione a causa delle continue modificazioni antropiche.
Ne approfitto perciò per lanciare un ennesimo appello alle amministrazioni e alle autorità che gestiscono i nostri fiumi: eliminate gli sbarramenti artificiali o rendeteli sormontabili, evitate di canalizzare con ferro e cemento, rendete accessibili le lanche e le golene asportando i cumuli di sabbia che annualmente vi si depositano, e state certi che la natura saprà riportare in breve tempo i nostri amati pesci scomparsi!