I canali e le bonifiche

Oramai da qualche anno, in molti canali e bonifiche é segnalata la presenza dei siluri, soprattutto in quelli che Pesca in bonifica prendono acqua direttamente dal Po. Le dimensioni raggiunte fin d'ora dal nostro "baffone" in queste acque sono però più modeste rispetto a quelle raggiunte nel Grande Fiume, per cui nel tentativo di catturarne uno dovremo ridimensionare ami, esche, fili e piombi, in proporzione alla mole del pesce  e alla meno forza della corrente. In queste acque una cattura di 15-20 kg é da considerarsi già eccezionale, anche se non mancano piacevoli eccezioni.

Il Po di Brondolo

Cronaca di una pescata con gli amici del Gruppo Siluro Italia

In una calda giornata di marzo, ci siamo ritrovati in provincia di Rovigo, con alcuni amici del GSI veneti, infatti, erano presenti: Massimo, Roberto, Marco e Giuliano di Mestre e Devis, Diego, Sebastiano e Andrea di Rosolina.

Proprio a Rosolina passa il canale in questione, meta della nostra notturna di pesca al siluro; questo canale di presa irrigua chiamato Po di Brondolo, attraversa la provincia di Rovigo, collegando le acque dell’Adige con quelle del Canal Bianco, ed è di norma usato dai siluri (e dalle imbarcazioni) come passaggio, per le loro migrazioni, tra queste due importanti corsi d’acqua.

Da destra: Giuliano, Massimo, io, Roberto e Marco Carne alla griglia. A tavola

Le rive sono completamente accessibili e ben curate, e su entrambi i lati è presente una carreggiata che corre parallela al corso del canale completamente incanalato con cemento e massicciate.

Grazie a Roberto che conosceva gia il posto, e dove aveva gia fatto belle catture, decidemmo di piazzare il campo sulla riva destra presso le turbine di una grossa bonifica: zona più fonda di tutto questo tratto (6-7 mt), dovuta al turbinio d’acqua.

Galleggiante in pesca sotto le turbine Batteria di canne I galleggianti davanti alle turbine

Secondo la marea l’acqua scorre verso valle o rincula verso monte aumentando d’altezza, ma sempre molto lentamente, ed il momento più propizio è proprio quando la marea raggiunge il culmine e l’acqua in pratica si arresta.

La pesca più redditizia è quella a fondo con montatura a "paternoster" o "bandiera" e quella con l’uso del galleggiante abbinato sempre alla montatura a fondo, il quale serve solo per mantenere in tiro la lenza, vista la debole corrente.

A tavola Un brindisi al GSI Il campo

Due canne a testa ed un centinaio di metri di canale erano in pratica minati d’anguille; qualsiasi siluro di passaggio non avrebbe di certo evitato di incontrarne qualcuna.

La notte calò senza nessuna partenza, del resto la marea doveva ancora arrivare, e non ci consolammo con una stupenda mangiata di bigoli con le sarde e baccala alla Vicentina, magistralmente preparati sul fornello del camper di Giuliano.

I galleggianti in pesca Bonifica I galleggianti in pesca

Poi finalmente ecco le prime partenze ed i primi bip-bip dei segnalatori, fino a quando una bella ferrata di Roberto mette a segno, quella che si rivelerà l’unica cattura della nostra sessione.

Il compito di duellare con il pesce tocco a Massimo che non con poca fatica porto a riva un bel siluro da 35 chilogrammi x 168 cm.

Massimo   Marco e Massimo

La mattina arrivò scandita solo da false partenze, che cessarono con lo schiarirsi della giornata, che ci vide però nel mezzogiorno a tavola con una bellissima grigliata di carne e polenta il tutto innaffiato da un buon rosè veneto: pesci pochi, ma "ciucca" tanta….!

Nel primo pomeriggio quindi ci salutammo dandoci appuntamento ad una prossima avventura del Gruppo Siluro Italia.

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Yuri Grisendi.


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