Attività Economiche ed Ambientali del Po
GLI ENTI
L’A.R.N.I. (Azienda Regionale per la Navigazione Interna) è uno strumento della Regione Emilia Romagna e dell’Intesa Interregionale per la Navigazione Interna (Regioni Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto). La missione aziendale dell'A.R.N.I. comprende la gestione, la tutela e la promozione delle vie di navigazione interne, comprendenti il fiume Ticino, il fiume Po, e l’Idrovia Ferrarese. In particolare effettua un rilevamento e controllo delle vie navigabili, la rilevazione dei fondali, la segnaletica della rotta alle navi, il dragaggio dell’alveo, la progettazione degli interventi finalizzati al miglioramento della navigazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico.
L’AUTORITÀ DI BACINO è un’organizzazione costituita da Stato e Regioni, che ha sede a Parma. In esso sono rappresentati le Regioni (Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) ed i ministeri (Lavori Pubblici, Ambiente, Beni Culturali e Ambientali, Risorse Agricole, Alimentari e Forestali). Le principali finalità sono la difesa idrogeologica ed idrografica, la tutela della qualità delle acque, la razionalizzazione dell’uso delle risorse idriche, la regolamentazione dell’uso del territorio.
MAGISTRATO PER IL PO è l’Ente preposto a sovrintendere alle problematiche idriche, in particolare a monitorare il livello delle acque e difendere i centri abitati dalle piene, con argini ed altri sistemi di contenimento.
L'ENEL (Ente Nazionale per l'Energia Elettrica) svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimento di una piena funzionalità della via navigabile, nel tratto piacentino-pavese del fiume. Il recupero della conca della centrale idroelettrica di Isola Serafini (PC) presuppone un intervento diretto dell'Ente, sia in termini di definizione progettuale, sia in termini di concorso economico per la realizzazione dell'opera.
L'AZIENDA
REGIONALE PER I PORTI DI CREMONA E MANTOVA è un'Ente di diritto
pubblico istituito dalla Regione Lombardia con ampi poteri sia nel campo della
realizzazione delle opere portuali e idoviarie nel rispetto degli indirizzi
regionali nonchè nel campo dell'esercizio di poteri pubblici in materia di
porti e navigazione interna e in quello della gestione commerciale dei traffici
portuali.
Più in dettaglio competono all'Azienda i seguenti compiti: a) assicurare il
completamento, la gestione, gli eventuali ampliamenti dei porti interni di
Cremona e Mantova; b) organizzare la movimentazione delle merci e le operazioni
portuali; c) svolgere le funzioni amministrative di ispettorato di port inerente
la tenuta dei registri del personale, della navigazione e dei natanti; d)
svolgere i compiti di polizia amministrativa nelle zone portuali.
AUTORITA'
PORTUALE DI VENEZIA è un Ente pubblico, dotato di autonomia
amministrativa, di bilancio e finanziaria. Ad essa sono affidati compiti di
indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle
operazioni portuali e delle attività commerciali ed industriali che si svolgono
nel porto.
L'Autorità Portuale prosegue l'obiettivo primario di sviluppare i traffici
portuali e le connesse attività, nel rispetto del tessuto socio-economico nel quale
il porto è inserito.
LE AZIENDE
Sul fiume Po operano già molteplici attività economiche, che possono trarre impulso dallo sviluppo della via navigabile.
Trasporti Fluviali
Cantieri Navali
Attività Estrattive
Rimessaggio imbarcazione di diporto
Società Sportive
Il progetto di rivalutazione e di rilancio del Po può rappresentare un volano per la crescita delle economie locali.
I PARCHI FLUVIALI
I parchi fluviali sono un patrimonio ingente, che va promosso e valorizzato attraverso iniziative e strumenti in grado di farlo conoscere e di renderlo fruibile e vivo, non solo di interessi naturalistici, ma anche di spunti per ricreare vivibilità vicino al fiume. Questo nuovo modo di gestire e tutelare il territorio e le risorse naturali in un'ottica di programmazione e di sviluppo sostenibile non può prescindere da un fiume navigabile ed accessibile ad un numero sempre maggiore di persone, per il turismo e per il tempo libero.
IL TURISMO E LE CROCIERE
La rete idroviaria padana riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo del turismo e per la riqualificazione del territorio. Sono già in funzione crociere turistiche, ad opera di compagnie di navigazione italiane e straniere, lungo l'itinerario Cremona - Venezia, con soste durante il viaggio alle corti rinascimentali fiorite nei secoli passati sul Po. Tali iniziative stanno riscuotendo notevole successo per la cospicua partecipazione di turisti stranieri. Il turismo acquatico, come nel resto d'Europa, può offrire nuove opportunità imprenditoriali, richiesta di nuove professionalità e di nuovi posti di lavoro.
LO SPORT
Sul fiume sono presenti innumerevoli Società Sportive, alcune con storia secolare; canottieri, motonautiche, circoli ricreativi possono beneficiare, con il ritorno di un fiume navigabile, di nuove aree ricreative sull'acqua ed ampliare le loro attività agonistiche ed amatoriali. Per citarne una, la recente realizzazione del porto turistico a Cremona, completo di attrezzature per il rimessaggio dei mezzi da diporto nautico.
Nella parte mediana e fino al delta, tra le piante nascono le splendide
"ninfee", e con fiori più piccoli risalta il "morso di rana di
mare". Assai diffusa è la "lenticchia di mare"che si sviluppa molto rapidamente fino a coprire l'intera
superficie delle acque e costituisce la riserva di cibo per molte specie di
uccelli. Più vicino alle sponde fiorisce "l'iris". Nel delta è molto diffusa la
"cannella palustre", una pianta che ha grande importanza, perché consolida i terreni e costituisce un habitat favorevole per
la nidificazione di molti uccelli. I suoi fusti, infine, vengono usati in molte
lavorazioni. Nel delta, un po' distante dal mare, crescono folti cespugli di
"ginepro coccolone" e di "tamerici". Nella fascia costiera s'innalza il
"pino marino", che
si accompagna spesso al "leccio" e a un sottobosco di arbusti sempreverdi. Lungo tutto il corso del Fiume fino a
2.000 mt di altezza si incontrano il
"pioppo bianco", il "salice da cesta", il "salice
nero", il "salice odoroso". Il
Fiume inoltre trasporta a valle arbusti tipicamente alpini, che attecchiscono
anche nelle zone di pianura, come la "betulla" e la
"ginestra". Per quanto riguarda la fauna ittica, nel tratto montano si trova la
trota; un po' più a valle vivono il temolo, il cavedano e la lampreda. In pianura
compaiono la carpa, la tinca, il barbo e il siluro. Il luccio (chiamato una
volta il predone del Po, ora sostituito quasi completamente dal siluro),
che può superare i 10 kg di peso e 1 metro di lunghezza, percorre tutto il
fiume in cerca di cibo. Nel medio corso del Po incontriamo anche il pesce
persico. Caratteristiche diverse hanno i pesci del delta, perché sono
costituiti da specie che possono vivere sia in acqua salata che in acqua dolce,
o che vivono nell'una e nell'altra a seconda dell'età' e del ciclo di
riproduzione. Ne fanno parte la famiglia dei cefali, il latterino, l'orata,
la spigola, il rombo,e la passera di mare. Il pesce tipico è però l'anguilla, che si riproduce nell'Oceano Atlantico; le sue larve impiegano
circa
due anni per raggiungere le nostre coste, da dove cominciano la risalita del
fiume nelle cui acque risiedono fino alla maturità, quando riprendono la via
dell'Atlantico. Un ciclo inverso a quello delle anguille hanno invece le
lamprede, che depongono le uova nel fiume e completano la loro maturazione in
mare.
Infine ecco lo storione, che è insieme al siluro, il gigante del Po. Può
arrivare fino a 2
metri di lunghezza e 4 quintali di peso, e risale il fiume per deporre le
uova. L'inquinamento delle acque ha fatto del tutto scomparire il gambero di
fiume, e anche lo storione e il temolo sono in forte diminuzione per lo stesso
motivo. Tra gli anfibi, il più diffuso è la rana verde (quella commestibile) anche
se i diserbanti e gli altri prodotti chimici usati in agricoltura la stanno
decimando. Sono presenti anche le raganelle, i rospi, i tritoni e nelle zone di
montagna la rana rossa e il tritone alpino. Tra i rettili vanno ricordati la
biscia d'acqua e la testuggine marina (difficilissima a scoprirsi). Numerosissima
è la colonia degli uccelli. Procedendo dalla foce verso la
sorgente compaiono il "fratino" e la quasi scomparsa "beccaccia
di mare; più
all'interno , nelle valli, il "cavaliere d'Italia", il "gabbiano
reale" e quello
comune, la "rondine di mare", il "fraticello" il "miognattino". Tra le erbe e gli
stagni vivono il "germano reale" e la "moretta tabaccata" (anche essa in
estinzione). Nelle zone più fitte di cannella palustre si trovano la
"folaga" e la "gallinella d'acqua", il "buffetto" e lo
"svasso maggiore". Nel delta nidificano
gli "aironi" di diverse specie, "marzaiole" e "codoni". Presenti lungo tutto il fiume sono
"l'usignolo di fiume", il "beccamoschino", il
"pendolino" e il "martin pescatore" che nidifica nelle rive sabbiose. Nell'Alto
Po troviamo soltanto il
"merlo acquaiolo".
Tra i mammiferi sono presenti il "topo ragno d'acqua", "l'arvicola
d'acqua", il "topolino di risaia" e la "nutria",
moto dannosa a causa delle profonde tane che costruisce lungo gli argini. In via di estinzione, per la caccia spietata che ne viene
fatta è la "lontra". Nel Gran Bosco della Mesola (Ferrara), che costituisce una riserva
naturalistica, flora e fauna conservano l'aspetto originario, quello che si poteva ammirare lungo il corso del
Po prima di molti discutibili interventi
dell'uomo.