Norme di comportamento in caso d'incendio

Le cause più frequenti di un incendio a bordo sono: perdite o avarie al sistema d’alimentazione di carburante, all’impianto elettrico o a quello di cucina.

Contro questi pericoli le più comuni norme di prevenzione raccomandano di:

· Non fumare durante i rifornimenti di carburante, fermare il motore, spegnere ogni fuoco acceso a bordo. In particolare porre attenzione che la benzina non trabocchi perché filtrando nelle parti basse creerebbe una pericolosissima miscela pronta ad esplodere e ad incendiare alla prima accidentale scintilla.

· Stivare con cura (locali aerati) le taniche di carburante e le bombole di gas di scorta.

· Controllare l’integrità dei cavi elettrici, le prese di corrente e i fusibili.

· Le bombole di gas cucina siano poste all’esterno, non esposte al sole.

· Mantenere coperti i poli delle batterie e staccarne i contatti nelle soste prolungate.

Provvedimenti da adottare in casa d’incendio:

· in navigazione: chiudere carburante, manovrare e mantenere il fuoco sottovento cosi che fiamme e fumo vengano sospinti fuori bordo.

· Il fuoco non si alimenta né si propaga in assenza d’ossigeno; bloccandone l’afflusso, per esempio con la chiusura dei portelloni, se il fuoco sì e sviluppato in un locale interno, esso si spegne.

· Non gettare mai acqua su benzina o liquidi incendiati; si avrebbero solo vampate esplosive e quindi peggioramento della situazione.

· Nell’usare l’estintore (all’esterno) porsi sopravvento al fuoco, stando abbassati e mirando alla base delle fiamme, facendo con il getto un lento ventaglio da destra a sinistra e viceversa.

· In porto: l’imbarcazione deve essere tempestivamente allontanata dalle altre (se necessario tagliando i cavi d’ormeggio) e in caso estremo affondata.

Sistemi antincendio:

Un diffuso pratico tipo e quello azionabile a distanza (o collegato a sistema di allarme) capace di espandere prontamente nel vano motore/carburante la sua potente carica. II vantaggio di tale sistema e che il vano motore resta chiuso, impedendo il flusso di ossigeno che alimenterebbe le fiamme

Ad evitare il ristagno dei vapori di benzina le unita con motore a scoppio entrobordo devono essere dotate di un elettroestrattore (aspiratore di preaccensione) per assicurare un ricambio d’aria al minuto, azionabile al primo inserimento della chiavetta d’accensione del motore. Per le unità con motore diesel e prescritto e sufficiente che il vano motore abbia adeguata ventilazione naturale (e ciò in dipendenza del fatto che la temperatura di ignizione gasolio e di 60 C, quella della benzina 23° C).

Triangolo del fuoco:

 perché si generi il fuoco, debbono essere presenti tre elementi:

1. Combustibile (materiale incendiabile),

2. Comburente (aria/ossigeno),

3. Innesco (fiamma o fonte di calore).

Il fuoco può essere spento a mezzo di appropriati estintori nei seguenti modi:

· Per soffocamento (eliminando l’ossigeno)

· Per raffreddamento (abbassando la temperatura al di sotto di quella di combustione)

· Per azione chimica (reazione chimica tra combustibile e comburente)

Classificazione dei fuochi:

Classe A: combustibili solidi (legno, carta, plastica);

Classe B: liquidi infiammabili (carburanti, grassi);

Classe C: gas infiammabili (metano, propano, ecc.);

Classe D: apparecchiature elettriche in tensione. (per la nautica, la classe di riferimento e la B)

Caratteristiche degli estintori:  

quelli impiegati nella nautica, tutti del tipo omologato, possono essere caricati con i seguenti tipi d’estinguenti*:

· A schiuma** (per unita grandi): per incendi delle classi A, B (combustibili liquidi e solidi). Da non usare su apparecchiature elettriche sotto tensione perché (a base d’acqua) e conducibile di elettricità.

· A CO2 (anidride carbonica) per incendi delle classi C, E (gas infiammabili e più in particolare circuiti elettrici); azionato l’estintore, il gas si espande con potente azione di raffreddamento. Il gas e tossico e nell’impiego occorre agire dall’esterno.

· A polvere***: per tutte le classi d’incendio; una volta attivato, l’estintore provoca due azioni concomitanti di spegnimento (l’estinguente viene espulso a mezzo di una piccola carica di CO2):

1. Raffreddamento dovuto alt’assorbimento di calore;

2. Soffocamento per la formazione di una spessa coltre sopra le parti incendiate;

*Gli estintori sono composti dalla bombola e dall’otturatore dell’ugello azionato da una leva o pulsante. Alcuni, come quello a polvere, sono dotati di manometro per il controllo della pressione (buona se la lancetta e sul verde) cui è sottoposto l’estinguente.

**Di difficile impiego nelle piccole imbarcazioni ove occorrerebbe disporre di grossi estintori per un compatto strato di schiuma necessario in caso di incendio di carburante.

***Estintore, questo, da controllare (e scuotere ogni tanto) almeno ogni 12 mesi poiché la polvere, a causa dell’umidità, potrebbe amalgamarsi e diventare inefficiente, N.B. La revisione-ricarica dell’estintore e prevista nel solo caso di cattivo stato di conservazione e di ricarica insufficiente (Circolare ministeriale del 30-5-1989, salvo nuove future norme regolamentari).


Uomo in mareAncore ed ancoraggio