Norme di circolazione nelle acque interne

Il Po è un fiume che ha straordinarie caratteristiche naturali di navigabilità, che gli derivano dalla pendenza, dall'ampiezza dell'alveo e dalla portata d'acqua.

LA PENDENZA è molto contenuta; non supera i 16 centimetri al chilometro e questo agevola la navigazione. Il Reno, che è la più importante idrovia del mondo, ha tratte con pendenza di 45 centimetri al chilometro.

L'ALVEO è tutto costituito da sabbie, facili da rimuovere, rispetto alla roccia del letto del Reno, dove per garantire il fondale di 2 metri sono necessari gli esplosivi.

LA PORTATA D'ACQUA, anche in periodi di magra, è consistente e la profondità minima è dell'ordine di 3 o 4 metri, lungo tutto il percorso. L'esistenza di bassi fondali, che impedirebbero la regolare navigabilità, possono essere facilmente monitorati ed eliminati con opere di modesta entità.

Le imbarcazioni fluviali
Pontone fluviale

Spintore fluviale


Chiatta componibile

Draga fluviale

Motobarca per trasporto carichi

Moto-pontone

Convoglio spinto padano

Regole di navigazione fluviale (Navigazione sul fiume Po)

Fig.1: Passaggio sotto i ponti

Segnale di un ponte

In linea generale, nella navigazione fluviale vanno osservate le seguenti regole:

*Per la migliore manovrabilità in controcorrente, ogni manovra eseguita a favore di corrente rappresenterebbe non solo un grossolano errore, ma anche il fallimento della manovra medesima.

I SEGNALI DI NAVIGAZIONE

Ogni imbarcazione a motore, in prossimità di un gomito del canale che limiti la visibilità, deve mettere un suono lungo; uguale segnale di risposta della nave a motore che si trovi nella parte opposta. Per navigare in sicurezza sul fiume Po occorre seguire determinati tragitti d’allineamento, dirigendo la prora verso la segnaletica (sotto raffigurata) predisposta lungo la sponda; si tratta di quattro segnali di sponda con significato di chiamata, rimando, chiamata e rimando, prosecuzione nonché di due segnali in alveo. Nel caso di passaggio sotto dei ponti (Fig.1), oltre ai segnali romboidali bianchi e rossi, sarà visibile un segnale romboidale giallo (più una luce arancione, visibile con la nebbia), che indica con esattezza il punto in cui bisognerà passare il ponte.

Fig.2: es. di tratto fluviale

 

Segnaletica fluviale

 

Segnale di chiamata: 

dirigersi verso la sponda

 

Segnale di rimando: 

abbandonare la sponda

Segnale di chiamata a rimando: 

dirigersi verso la sponda e abbandonare la sponda

 

Segnale di prosecuzione: 

proseguire lungo la sponda

Bianca - situata a 20m a sinistra della linea di rotta 

per chi scende verso valle

 

Rossa - situata a 20m a destra 

della linea di rotta per chi scende verso valle

Boe bianche posta a sinistra della linea di rotta 

50m a valle e 50m a monte dei ponti

 

Boe rosse posta a destra della linea di rotta 

50m a valle e 50m a monte dei ponti

Il segnale rosso viene posto sulla portiera 

d'apertura di ponti in barche

 

Tabelloni bianchi con pittura fluorescente 

per la visibilità notturna

Fig.3:es. di gavitello rosso

Navigazione in bassi fondali

La navigazione su bassi fondali, ossia dalla parte indicata dalla freccia rossa dei segnali fluviali o segnalate da gavitelli bianchi e rossi, è sempre molto pericolosa, anche per navigatori conoscitori del luogo. Le forti correnti e le piene stagionali, possono nel giro di una notte, spostare interi ammassi di sabbia da un punto all’altro del letto del fiume. Per cui lungo una sponda dove il giorno prima era possibile passare senza pericolo, il giorno dopo può succedere di ritrovarsi arenati in una spanna d’acqua, con il rischio di rompere l’elica o il piede del motore. Una buona norma, è quella di lasciare sempre il motore libero dal bloccaggio, in modo che in caso di collisione con il fondo od ostacoli galleggianti, esso possa alzarsi senza causare danni. Su questi fondali giacciono spesso grossi tronchi d’albero, arenatisi durante le piene, la loro presenza va rilevata e ricordata, in modo da girarci sempre al largo. La collisione con questi ostacoli ad alta velocità è pericolosissima, in quanto può portare allo sfascio dello scafo o del motore. Anche il passaggio su massicciate può causare danni all’imbarcazione, sia allo scafo che si può forare, sia all’elica che cozzando sui sassi durante il suo moto, si danneggerebbe di certo le alette. Tutti questi pericoli, vanno tenuti in considerazione durante l’avvicinamento a qualsiasi sponda per ormeggiarsi, e in prossimità della riva è consigliabile alzare il motore e arrivare all’approdo per inerzia o con l’uso dei remi. Durante le piene e a volte anche in normali condizioni d’acqua, sulla superficie possono galleggiare enormi oggetti di qualsiasi genere: dal tronco d’albero ad una bombola di gas. Questi oggetti semisommersi sono delle vere e proprie mine vaganti per il nostro natante. Chi guida deve sempre prestare attenzione alla navigazione, e mantenere le mani sul timone e sul gas per scartare anche all’ultimo momento qualsiasi ostacolo. Per questo motivo i passeggeri debbono rimanere seduti, altrimenti, a causa di una brusca virata o decelerazione, possono finire in acqua con tutti i rischi del caso. Incrociando altri natanti in movimento e soprattutto ancorati, è buona norma girare più al largo possibile per evitare che le onde provocate dall’elica causino situazione di pericolo per noi e gli altri, se necessario ridurre la velocità. Lo stesso comportamento va rispettato in riguardo ai pescatori presenti sulle sponde: un onda che si infrange violentemente sulla riva può innanzitutto bagnare il malcapitato, ma può soprattutto trascinare dell’attrezzatura in acqua.

Fig.4: es. di onda provocata dalla barca


I pontiliDotazioni di sicurezza