Sabato 18 Agosto 2001
GARGNANO. Due sub friulani raccontano di aver visto un siluro gigante
«Quel pesce era enorme»
Scettici gli esperti: «Nel Benaco non ce ne sono»

«Abbiamo visto pesci anche più grossi, ma quello ci ha come paralizzati e siamo subito risaliti in superficie». E' il commento di Alan e Henry Brocchetta, due pescatori subacquei professionisti che risiedono a Marano Lagunare (Udine), vicino a Lignano Sabbiadoro, dopo aver avvistato l'altro pomeriggio nelle acque del lago, davanti a Gargnano, un enorme pesce, probabilmente un siluro.
«Quando sono risaliti in superficie - racconta Pierluigi Terzi, ristoratore di Gargnano - i due subacquei avevano gli occhi fuori dalla testa, sorpresi da quell'enorme pesce. Eppure loro ci sono abituati...».
In effetti Alan e Henry hanno alle loro spalle una lunga esperienza di immersioni e di pesca subacquea, sono dei professionisti del mare. «Di delfini e tonni ne abbiamo visti a centinaia, di pesci anche più grossi e più pericolosi anche. Ma quello ci ha impressionati per la mole». la lunghezza? «Almeno 5 metri» 
Ecco in breve come sono andati i fatti, così come raccontati dai due sub. Sono circa le 17.30 di giovedì quando i due pescatori, in vacanza sul Garda con le rispettive famiglie, si immergono con addosso la muta e muniti di bombole, computer e altri accessori nello specchio d’acqua antistante S. Giacomo, nei paraggi di Villa Feltrinelli, la dimora del Duce trasformata in grande albergo.
Prima scende uno, mentre l'amico resta in barca. «A 29 metri esatti di profondità - spiega Alan - ho intravisto una grossa sagoma scura. Pensavo si trattasse di un relitto o di una carcassa di auto. Mi sono avvicinato con la torcia elettrica per illuminarlo e solo dopo ho capito che mi trovavo davanti a un pesce siluro. Sono allora risalito precipitosamente e ho avvertito il mio compagno».
A quel punto Henry e Alan decidono di ridiscendere insieme, ma del pesce siluro non c'era più alcuna traccia. Scomparso. A quella profondità la visibilità è praticamente nulla, solo con potenti torce elettriche è possibile avvistare qualcosa in movimento. In quel punto ci sono parecchie «scarpate» che si inabissano fino a trecento metri.
Non dovrebbero esserci dubbi sull'identità del pesce avvistato dal sub friulano, anche perchè si tratta, come dicevamo, di persone affidabilissime ed esperte.
Il pesce siluro (Silurus glanys) non è una specie aggressiva, quindi non attacca l'uomo. La sua mole, però, può incutere timore. Vive nei fiumi e nei laghi dell'Europa centrale e orientale, in particolare sul Danubio, e da lì è stato importato in Italia, probabilmente negli anni Settanta, e di proposito introdotto in corsi d’acqua e laghetti per la pesca sportiva. Può raggiungere i 3-4 metri di lunghezza e i tre quintali di peso. E' un grosso predatore e, dopo lo storione, è il maggiore dei pesci d’acqua dolce europei.
Può creare gravissimi danni all'intera ittiofauna, ma per fortuna non sembra di casa nelle acque gardesane, almeno per ora. Anzi, secondo Marco Cavallaro, responsabile della Lega della pesca gardesana, «nel lago non ci sono pesci siluro». Per quel che se ne sa, ne è stato catturato un esemplare 3-4 anni fa a Peschiera. Questa specie è semmai diffusa nel Mincio, ma a valle della diga di Salionze.
Anche Giorgio Vedovelli, ricercatore veronese, è scettico: «So di carpe di 30 chili o di lucci di un metro e mezzo, ma di siluri di quelle dimensioni nel Garda proprio no. Al massimo erano stati visti esemplari lunghi una trentina di centimetri».

Gazzetta di Mantova 2L'Arena