15 Maggio 2003                                                               


Nella caccia anti-siluro pescati 150 esemplari

 

Entusiasmante gara sul lago di Endine. In testa Rebuffini con quindici catture
I l mostro d'acqua dolce ha le ore contate.  È caccia grossa al pesce siluro nel lago di Endine. Ne sono già stati catturati oltre 150 esemplari di tutte le taglie e le previsioni sono più che ottimiste. Sta dando quindi buon esito la campagna «Caccia al siluro» . partita il 12 aprile e che si concluderà il 31 ottobre. Una campagna giunta quest'anno alla sua seconda edizione e che ha già incassato catture dieci volte maggiori rispetto a quelle del 2001. La caccia è organizzata dal Comitato del lago (composto dai Comuni di Endine Gaiano, Monasterolo del Castello, Ranzanico e dalla Comunità montana della Valle Cavallina), con il patrocinio e il contributo della Provincia di Bergamo (assessorato Agricoltura, caccia e pesca).
Sono centinaia i pescatori che si stanno cimentando con questa invadente e avversata specie ittica, attirati sia dalla bonifica del lago di Endine, ma invogliati soprattutto dai ricchi premi in palio: ci sono tre mega-premi per le tre catture più grosse e inoltre 25 buoni acquisto che ammontano in totale a 3.500 euro.
Per ora si tiene ben saldo alla testa della classifica Dario Rebuffini di Spinone grazie ai 15 siluri catturati, del peso complessivo di oltre 70 chili. A lui va anche il record dell'esemplare più grosso: un siluro di 10 chili e 600 grammi messo in scacco il 25 aprile. Dimitri Mologni (di Trescore) occupa la seconda posizione con all'attivo 16 siluri per 52,700 chili. Terzo gradino del podio per Andrea Longhi di Cenate Sotto con 9 siluri per 33,100 chili. A inseguire, alle sue spalle, nell'ordine delle catture migliori, troviamo Aurelio Alberti di Leffe (7 siluri per 20,800 chili), Giovanni Tebaldi di Gorlago (10 per 16,600 chili), Alessio Pesenti di Monasterolo (5 per 14,750) e Giovanni Bondioli di Bergamo (5 esemplari per quasi 9 chili complessivi). 
La corsa per insidiare i siluri è più che mai aperta. Anche per i ritardatari è sempre possibile partecipare all'operazione antisiluri.  Ci si può quindi ancora unire ai concorrenti che stanno presentando i siluri pescati al negozio «Pesca sport Sangalli-Facchi» di Ranzanico, in via Nazionale (tel. 035/829100), dove viene rilevato il peso necessario a stilare la classifica che porterà alla premiazione finale dei migliori pescasportivi, secondo una graduatoria che assegna un punto per ogni grammo di peso corporeo del pesce. Il primo premio è di 1.000 euro, il secondo di 500, il terzo e il quarto ammontano a 250 euro ciascuno. Sono poi previsti quattro buoni da 125 euro, cinque da 100 euro, otto da 50 euro, quattro da 25 euro.
La Provincia sta pensando anche a un convegno per i primi di novembre, per illustrare i risultati del censimento messo in atto e per premiare i pescasportivi più abili che usciranno dalla campagna contro il siluro.
Alcuni pescatori rivelano le strategie e le tecniche migliori per insidiare il pescecane d'acqua dolce. «Nell'ultima ventina di giorni hanno rallentato la loro attività a causa del caldo record, rintanandosi nella melma dei fondali - rileva Enrico Silva, referente Comitato del lago di Endine -. Risulta più difficile catturarli e per questo la caccia aumenta il suo fascino. In tutti i casi le catture vengono per lo più effettuate verso sera dopo il tramonto perché il siluro ha un'attività notturna, favorita dal fresco». E magari sarà proprio di notte che vi capiterà un siluro dalle dimensioni eccezionali. Difatti, stando solo ai prelievi effettuati una decina d'anni fa, quando furono individuati esemplari fino ai dodici chili, è certo che ora ne esistono alcuni anche sopra i sessanta chili.
«Il metodo migliore - assicura Adriano Sangalli - si sta dimostrando la pesca con la grossa scardola, il pesce più presente nel lago e che i siluri si trovano a portata di bocca». Avanti allora con la gara: «Siamo molto soddisfatti, rispetto a due anni fa si sono verificate catture dieci volte maggiori - afferma Giovanni Sanga, presidente Comunità montana Val Cavallina -. Ci auguriamo che la competizione contribuisca alla riduzione numerica di questa specie infestante nel lago. Un fenomeno, quello dei siluri, molto negativo ma che ha di colpo risvegliato l'interesse dei pescatori che stanno tornando in buon numero a frequentare le rive dell'Endine».

Il TirrenoFimon e siluri 2002