I l mostro d'acqua dolce ha le ore contate.
È caccia grossa al pesce siluro nel lago di
Endine. Ne sono già stati catturati oltre
150 esemplari di tutte le taglie e le
previsioni sono più che ottimiste. Sta
dando quindi buon esito la campagna «Caccia
al siluro» . partita il 12 aprile e che si
concluderà il 31 ottobre. Una campagna
giunta quest'anno alla sua seconda edizione
e che ha già incassato catture dieci volte
maggiori rispetto a quelle del 2001. La
caccia è organizzata dal Comitato del lago
(composto dai Comuni di Endine Gaiano,
Monasterolo del Castello, Ranzanico e dalla
Comunità montana della Valle Cavallina),
con il patrocinio e il contributo della
Provincia di Bergamo (assessorato
Agricoltura, caccia e pesca).
Sono centinaia i pescatori che si stanno
cimentando con questa invadente e avversata
specie ittica, attirati sia dalla bonifica
del lago di Endine, ma invogliati
soprattutto dai ricchi premi in palio: ci
sono tre mega-premi per le tre catture più
grosse e inoltre 25 buoni acquisto che
ammontano in totale a 3.500 euro.
Per ora si tiene ben saldo alla testa della
classifica Dario Rebuffini di Spinone grazie
ai 15 siluri catturati, del peso complessivo
di oltre 70 chili. A lui va anche il record
dell'esemplare più grosso: un siluro di 10
chili e 600 grammi messo in scacco il 25
aprile. Dimitri Mologni (di Trescore) occupa
la seconda posizione con all'attivo 16
siluri per 52,700 chili. Terzo gradino del
podio per Andrea Longhi di Cenate Sotto con
9 siluri per 33,100 chili. A inseguire, alle
sue spalle, nell'ordine delle catture
migliori, troviamo Aurelio Alberti di Leffe
(7 siluri per 20,800 chili), Giovanni
Tebaldi di Gorlago (10 per 16,600 chili),
Alessio Pesenti di Monasterolo (5 per
14,750) e Giovanni Bondioli di Bergamo (5
esemplari per quasi 9 chili complessivi).
La corsa per insidiare i siluri è più che
mai aperta. Anche per i ritardatari è
sempre possibile partecipare all'operazione
antisiluri. Ci si può quindi ancora unire
ai concorrenti che stanno presentando i
siluri pescati al negozio «Pesca sport
Sangalli-Facchi» di Ranzanico, in via
Nazionale (tel. 035/829100), dove viene
rilevato il peso necessario a stilare la
classifica che porterà alla premiazione
finale dei migliori pescasportivi, secondo
una graduatoria che assegna un punto per
ogni grammo di peso corporeo del pesce. Il
primo premio è di 1.000 euro, il secondo di
500, il terzo e il quarto ammontano a 250
euro ciascuno. Sono poi previsti quattro
buoni da 125 euro, cinque da 100 euro, otto
da 50 euro, quattro da 25 euro.
La Provincia sta pensando anche a un
convegno per i primi di novembre, per
illustrare i risultati del censimento messo
in atto e per premiare i pescasportivi più
abili che usciranno dalla campagna contro il
siluro.
Alcuni pescatori rivelano le strategie e le
tecniche migliori per insidiare il pescecane
d'acqua dolce. «Nell'ultima ventina di
giorni hanno rallentato la loro attività a
causa del caldo record, rintanandosi nella
melma dei fondali - rileva Enrico Silva,
referente Comitato del lago di Endine -.
Risulta più difficile catturarli e per
questo la caccia aumenta il suo fascino. In
tutti i casi le catture vengono per lo più
effettuate verso sera dopo il tramonto perché
il siluro ha un'attività notturna, favorita
dal fresco». E magari sarà proprio di
notte che vi capiterà un siluro dalle
dimensioni eccezionali. Difatti, stando solo
ai prelievi effettuati una decina d'anni fa,
quando furono individuati esemplari fino ai
dodici chili, è certo che ora ne esistono
alcuni anche sopra i sessanta chili.
«Il metodo migliore - assicura Adriano
Sangalli - si sta dimostrando la pesca con
la grossa scardola, il pesce più presente
nel lago e che i siluri si trovano a portata
di bocca». Avanti allora con la gara: «Siamo
molto soddisfatti, rispetto a due anni fa si
sono verificate catture dieci volte maggiori
- afferma Giovanni Sanga, presidente Comunità
montana Val Cavallina -. Ci auguriamo che la
competizione contribuisca alla riduzione
numerica di questa specie infestante nel
lago. Un fenomeno, quello dei siluri, molto
negativo ma che ha di colpo risvegliato
l'interesse dei pescatori che stanno
tornando in buon numero a frequentare le
rive dell'Endine».