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CACCIA AL SILURO AL LAGO DI FIMON                                     2002

Sono iniziate in questi giorni al lago di Fimon ad opera della Polizia Provinciale in collaborazione con alcuni soci del Bacino di pesca della zona "B" le operazioni di contenimento dei siluri, pesce proveniente da bacino danubiano e quindi estraneo alla fauna ittica autoctona, che sta provocando gravissimi danni a questo delicato ecosistema
Il siluro, introdotto abusivamente nelle acque del lago alcuni anni or sono, ha trovato in questo un ambiente particolarmente idoneo alla sua sopravvivenza e si è rapidamente diffuso, grazie alla sua elevata prolificità.

Il siluro d'Europa infatti, che nei paesi d'origine può raggiungere e superare il peso di 300 kg e una lunghezza di tre metri, è un pesce essenzialmente carnivoro, si nutre prevalentemente di altri pesci, come tinche, pesci gatto, lucci, persici reali ,una volta abbondantemente presenti a Fimon, non disdegnando neppure anatre e roditori vari.
Se a questo aggiungiamo che in natura non ha nessun nemico naturale e che si riproduce regolarmente non si può certo esitare a definirlo un flagello vero e proprio.
Le catture dei siluri vengono effettuate utilizzando delle imbarcazioni con a bordo apposite apparecchiature elettriche ad elevato voltaggio che riescono a stordirli anche a una certa profondità ,successivamente con l'ausilio di grossi guadini vengono recuperati.
Nel corso dei primi due interventi sono stati prelevati un quarantina di siluri per un peso complessivo di circa 150 kg.
Da segnalare un esemplare record (nella foto) della lunghezza di 160 cm ed un peso di oltre 30 kg che aveva appena ingerito un altro suo simile del peso di circa 2 kg.
L'attività della Polizia Provinciale, mirata a riportare l'equilibrio naturale nel lago di Fimon, proseguirà con regolarità nei prossimi mesi, fino al perdurare delle condizioni favorevoli.

Foto ricordo dei partecipanti alla battuta

Francesco Nassi E-mail: frana_umcvi@tin.it


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