Venerdì 16 novembre 2001

 
   

Trovati per la prima volta 5 siluri nelle lamette
Pesca in Torbiera: sì alla convenzione

BRESCIA - Fulmine a ciel sereno sulla Consulta provinciale della Pesca chiamata, ieri in via Milano, a decidere su due importanti argomenti all’ordine del giorno: la convenzione per la riapertura della pesca in alcune lamette delle Torbiere e la presenza dei siluri nelle stesse Torbiere e nel lago d’Iseo. Il fulmine non ha fatto vittime, per fortuna, ma ha creato inevitabile disappunto tra i membri della consulta. É piombato sotto forma di una lettera del neo Consiglio di Amministrazione della Fipsas di Brescia (consiglio appena eletto, ma non ancora in carica, giacché lo diventerà con il 1° gennaio del 2002). La neo sezione Fipsas prendeva le distanze dal Regolamento (tra l’altro già approvato alcuni mesi fa) e dalla Convenzione per l’esercizio della pesca nelle Torbiere e invitava l’assessore Sandro Sala a lasciare tempo per poter riflettere. Sennonché - e l’assessore Sala è stato esplicito - non si tiene conto di tutto il lavoro di anni, degli sforzi compiuti sul piano giuridico, scientifico, dell’impegno di persone e di volontà politiche di cui si è reso promotore e responsabile l’assessorato provinciale della pesca in primo piano, la Regione e, quindi, il Consorzio per le Torbiere, il comitato tecnico scientifico, tutti gli organi istituzionali coinvolti in un progetto di grande portata e significato. «Voglio precisare - ha spiegato Sandro Sala - che questo lavoro è nostro, perché nessun altro, se non ci fosse stato un impegno costante, avrebbe potuto condurre in porto una battaglia così difficile, fatta anche di faticosa e difficile opera di convinzione. Si sono aperte serrature che non sembravano disposte ad essere forzate e porte che volevano restare chiuse. Ed ora si vuole rimettere in discussione tutto quanto? Sia chiaro che questa Convenzione, con o senza il consenso della Fipsas, resta all’ordine del giorno. La Fipsas potrà firmarla o non firmarla. Potrà accettarla o ridiscuterla. Deciderà. Ma non può fermarmi. Perciò chiedo alla Consulta di votare». Ed il voto è stato unanime. Il "sì" è venuto anche da Pietro Belotti neo consigliere del nuovo Cda Fipsas. «Anche per me questa lettera piove dall’alto. Non ne sono stato informato», ci spiega. «Il mio è un voto coerente perché sono tra coloro che sanno quale grosso impegno ci sia stato per raggiungere questa Convenzione». Proseguono intanto le prove di pescabilità. Sono positive, ma non esaltanti. Ed ancora nessun siluro. Sono stati invece catturati, ed accade per la prima volta nelle cosiddette lamette, (tra l’altro interessate da ieri da un versamento di un misterioso liquido oleoso). Sono cinque siluri di piccola taglia, di due anni e mezzo o poco più, incappati nelle "trappole" tese dal prof. Gaetano Barbato, ittiolo del Consorzio. Sorpresa e sconcerto da parte dello studioso che sino a ieri, in quella zona non ne aveva trovati. L’ipotesi più probabile è che si siano portati in acqua bassa e più calda per svernare, ma la certezza più allarmante è che nel basso lago d’Iseo, tra Clusane e Iseo si sia formata una colonia ormai consistente. Urgente intervenire. Avevamo già annunciato nell’"Angolo del pescatore" una campagna antisiluro. I termini sono stati ora messi a punto, ma l’assessore Sala ha deciso di renderli noti in una Conferenza stampa che avrà luogo martedì 4 dicembre alle 10,30 a Clusane. Sono stati invitati a partecipare tutti i giornalisti della carta stampata e delle Tv pubbliche e private, tutte le associazioni provinciali dei pescatori, i membri della Consulta, il Cda del Consorzio e i sindaci dei Comuni interessati.

 

La Nuova FerraraGazzetta di Modena