Giovedì 16 Maggio 2002
«Non prendetevela coi pescatori di carpe»

«Vorrei fare qualche precisazione su un argomento a cui è stato dato molto risalto giornalistico e (non solo) nell’ultima settimana.
Si è parlato a sproposito dei carpisti multati per la pesca notturna e per il campeggio abusivo sul lago del Salto.
I signori in questione esercitavano il loro sport deve era regolarmente consentito in quanto la Provincia ha stabilito delle apposite zone dove può esercitare la pesca notturna, tali zone sono identificabili anche sul sito internet aperto dall’ente locale.
Questi ragazzi, che rilasciano regolarmente il pescato, sono stati descritti come dei bracconieri anche se tutti sanno che proprio la pesca notturna ha sconfitto definitivamente qualsiasi forma di bracconaggio in quanto i pescatori che dormono sulle rive dei laghi fanno un’opera di vigilanza sulle acque.
Queste acque, fino a pochi anni fa sconosciute, grazie ai vari articoli e video sulla pesca che sono stati pubblicati, sono ormai famose in tutta Europa e vengono visitate da un numero sempre crescente di turisti che portano un pò di sollievo a quei pochi negozianti che hanno ancora (per quanto?) la voglia di rischiare.
E’ ora che chi di dovere si assuma le proprie responsabilità per cercare di risollevare queste zone depresse dove sicuramente le amministrazioni passate e presenti non hanno mai fatto nulla per il loro sviluppo, per rendersi conto di questo è sufficiente fare un salto al vicino lago di Piediluco dove sicuramente hanno operato menti “più illuminate".
Qui molto stranamente si è sempre cercato di tenere a debita distanza ogni forma di turismo e regolarmente, ad inizio estate, si comincia a parlare di acque inquinate (fra un po’ saranno più i depuratori che gli abitanti).
Lo scorso anno è stato catturato un pesce siluro che è un normalissimo pesce che si nutre di pescettame e l’hanno fatto passare per il mostro di Lockness, poi hanno vietato la navigazione ai motori superiori a 4 hp, mentre sul lago non c’è un solo albergo.
Vi pare mai possibile che un pescatore che innalza la propria tenda per ripararsi dall’umidità notturna venga sanzionato con leggi che riguardano complessi campeggistici perché mancano le norme igienico sanitarie?
Che fine hanno fatto i bagni ecologici che erano stati istallati su varie zone del lago? Perché non vengono ripuliti i bagni pubblici situati nella frazione di Fiumata?
E’ giunto il momento che i sindaci interessati trovino finalemnte una soluzione a questi problemi, in caso contrario tanti paesi saranno destinati ad una morte lenta ma inesorabile perché oltre al lago non ci sono altre forme di turismo da sfruttare».
Sandro Di Cesare


Gazzetta di Modena 10Libertà