La curiosità. Pesci giganti nel Po: molti li considerano autentici divoratori della fauna ittica. Ma c’è chi non la pensa così
I siluri? «Per noi non sono dei nemici»
Non si preoccupano di quel che si dice in giro. Ma anzi, vanno letteralmente in direzione opposta. Sono i soci del Gruppo Siluro Italia, costituitosi nel febbraio del 2002 e che a Cremona fa riferimento ad Alberto Magagnato e Peracchi con il 232 cmMagagnato insieme ad Andrea Peracchi. Di cosa si occupano? Di pesca sportiva ed in particolare della salvaguardia del pesce siluro. Sì, proprio della salvaguardia di quello che viene additato dal pensiero corrente come uno dei predatori più affamati delle nostre acque (e non solo del Po). «Ma noi non condividiamo questa tesi - attacca Magagnato - Nei primi tre anni di vita il siluro mangia molto, poi il metabolismo rallenta, la sua crescita diminuisce. L’aspetto più importante resta il fatto che questo pesce è ormai inserito nel contesto della fauna locale. Ma non diciamo che mangia cani o galline, non scherziamo». Una visione che, naturalmente, suscita molte critiche. «Certo - aggiunge Peracchi - ma chi vuol distruggere il siluro combatte una battaglia persa in partenza. Se poi ad ogni costo si vuol attribuire ai siluri il problema della fauna ittica senza passare attraverso quelli che sono i veri problemi dei fiumi (inquinamento inMagagnato e Peracchi con il 232 cm primis) allora è un altro discorso. Ma noi non siamo di questa idea». Il Po ospita siluri di oltre due metri che arrivano anche al quintale di peso (nella foto ne vediamo un esemplare di 2,32 metri per 91 chilogrammi). Gli esperti del Gruppo Siluro vengono anche chiamati per interventi urgenti di ‘bonifica’. «Tirarli su è una soddisfazione, richiede impegno, a volte anche ore - conclude Magagnato - Usiamo canne speciali, bisogna stare attenti. Noi abbiamo un comun denominatore: una volta presi, li rilasciamo in acqua. Non si potrebbe, è vero. Ma nessuno ci può obbligare ad ucciderli». Insomma, un punto di vista particolare. Il dibattito, intorno al siluro, sempre più che mai aperto.


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