Sterminate
i siluri:
sconvolgono il Reno |
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Fanno man bassa di acquadelle, cavedoni e
barbi, tutte specie ittiche indigene dei
fiumi della nostra provincia. Ma anche di
piccoli mammiferi, anfibi e uccelli come i
pulcini delle colonie di germani reali che
si sono create a Casalecchio nel tratto di
fiume Reno tra la Chiusa e la zona Croce.
Sono i “siluri”,
pesci originari dell'Europa centrale e
introdotti negli anni '80 nei nostri corsi
d'acqua. Ora stanno diventando un vero
flagello. Voraci e di dimensioni gigantesche
(possono arrivare sino a 5 metri di
lunghezza e 400 chili di peso), i siluri
si sono dapprima diffusi nel Canale Emiliano
Romagnolo e nel Santerno, ora popolano anche
le acque del Reno e di altri fiumi.
Nonostante i ripetuti appelli della
Provincia, e associazioni dei pescatori,
finora, non hanno trovato un numero di
cannisti sufficiente ad organizzare le
battute di pesca per sterminarli.
Il punto della situazione è stato fatto
nell'ultimo Consiglio provinciale, grazie a
un'interpellanza di Mario Pedica, capogruppo
di Forza Italia. «Non passa giorno — ha
affermato Pedica — che non vengano
avvistati esemplari di 25-30 chili. Ormai
nel fiume Reno i siluri
stanno facendo piazza pulita di ogni tipo di
pesce, come delle anitre che popolano alcune
zone delle aree golenali. Che cosa di
aspetta ad intervenire, mettendo in pratica
le disposizioni previste dalle leggi
regionali?».
Per organizzare la «caccia» al siluro, nel 2001 la Provincia chiese
alle associazioni dei pescatori la
segnalazione di 10 cannisti per le battute
di pesca sul fiume Santerno e di ben 30 sul
Canale Emiliano romagnolo. Obiettivo:
catturare almeno 100 esemplari. «Nonostante
i ripetuti solletici — ha rivelato
Giovanni Vecchi, dirigente del settore
Tutela e sviluppo della fauna della
Provincia, rispondendo all'interpellanza di
Pedica — i nominativi segnalati sono
insufficienti ad organizzare battute di
pesca che possano portare a risultati
concreti. Rilanceremo l'iniziativa e, viste
le segnalazioni, l'estenderemo anche ad
altri corsi d'acqua come il Reno».
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