10 Gen 2002
S. Maria, nuovo camping
Anche a S. Maria in Punta, frazione di Ariano, sorgerà un campeggio? Sembra proprio di sì. Infatti, di recente la Regione Veneto ha approvato una variante per l'area di detto campeggio, mentre quella relativa al Piano regolatore generale in adeguamento al Piano di Area del Delta del Po, per la sistemazione e valorizzazione turistica, è già stato approvato dal comune di Ariano. Si tratta - stando al progetto iniziale - di un'area golenale sulla destra del Po di Venezia, a circa 2,5 chilometri a valle del Po di Goro. Una parte del tratto golenale è sopraelevata di circa 3 metri rispetto al resto della golena. Dal punto di vista paesaggistico ed ambientale – si legge nella relazione – il luogo riveste un notevole interesse.
Il progetto si pone l'obiettivo di operare un intervento di recupero e riqualificazione funzionale dell'area, attraverso il ripristino e la ristrutturazione delle componenti edilizie, la salvaguardia delle emergenze e particolarità vegetazionali e la ridestinazione dell'intero complesso ad attività connesse con il turismo sia di visitazione che di permanenza, con particolare riferimento al turismo all'aria aperta, come indicato nel Piano di Area del Delta del Po.
Oltre a citare i fabbricati, la eliminazione di tettoie (della vecchia fornace abbattuta di recente), il progetto dice chiaramente che nella zona a ridosso dell'argine sul fiume saranno ubicate delle strutture per l'ormeggio di piccoli natanti, anche a motore, da utilizzare per la pesca sportiva e per le escursioni nell'ambiente fluviale, mentre non sono previste nuove costruzioni edilizie permanenti.
La superficie complessiva dell'area interessata è di 37 mila mq., così suddivisi: in zona umida 1500 metri quadrati; di ricettive volumetrie max 3655; direzionali 988; di servizio al campeggio 1117; per la ristorazione e lo spettacolo 5150; per rimessaggio barche, officine, depositi 2090; strutture per ormeggio di quattro piazzole attrezzate.
Il campeggio verrebbe a trovarsi a pochi passi dal luogo ove il grande fiume si biforca, dando vita ai rami del Goro e di Venezia. Ormai da alcuni anni, nella zona indicata dal Piano opera, con successo, un gruppo di pesca sportiva di nazionalità austriaca e tedesca. Hanno creato un loro insediamento turistico spontaneo, sistemando anche alcuni locali, un tempo adibiti ad uffici della vecchia fornace.
Durante buona parte dell'anno, i “turisti” giungono da numerose località dell'Austria e della Germania, con le loro roulotte, per dedicarsi poi alle pesca al siluro.

La Provincia PaveseGazzetta di Mantova