S.
Maria, nuovo camping
Anche
a S. Maria in Punta, frazione di
Ariano, sorgerà un campeggio? Sembra
proprio di sì. Infatti, di recente la
Regione Veneto ha approvato una
variante per l'area di detto
campeggio, mentre quella relativa al
Piano regolatore generale in
adeguamento al Piano di Area del Delta
del Po, per la sistemazione e
valorizzazione turistica, è già
stato approvato dal comune di Ariano.
Si tratta - stando al progetto
iniziale - di un'area golenale sulla
destra del Po di Venezia, a circa 2,5
chilometri a valle del Po di Goro. Una
parte del tratto golenale è
sopraelevata di circa 3 metri rispetto
al resto della golena. Dal punto di
vista paesaggistico ed ambientale –
si legge nella relazione – il luogo
riveste un notevole interesse.
Il progetto si pone l'obiettivo di
operare un intervento di recupero e
riqualificazione funzionale dell'area,
attraverso il ripristino e la
ristrutturazione delle componenti
edilizie, la salvaguardia delle
emergenze e particolarità
vegetazionali e la ridestinazione
dell'intero complesso ad attività
connesse con il turismo sia di
visitazione che di permanenza, con
particolare riferimento al turismo
all'aria aperta, come indicato nel
Piano di Area del Delta del Po.
Oltre a citare i fabbricati, la
eliminazione di tettoie (della vecchia
fornace abbattuta di recente), il
progetto dice chiaramente che nella
zona a ridosso dell'argine sul fiume
saranno ubicate delle strutture per
l'ormeggio di piccoli natanti, anche a
motore, da utilizzare per la pesca
sportiva e per le escursioni
nell'ambiente fluviale, mentre non
sono previste nuove costruzioni
edilizie permanenti.
La superficie complessiva dell'area
interessata è di 37 mila mq., così
suddivisi: in zona umida 1500 metri
quadrati; di ricettive volumetrie max
3655; direzionali 988; di servizio al
campeggio 1117; per la ristorazione e
lo spettacolo 5150; per rimessaggio
barche, officine, depositi 2090;
strutture per ormeggio di quattro
piazzole attrezzate.
Il campeggio verrebbe a trovarsi a
pochi passi dal luogo ove il grande
fiume si biforca, dando vita ai rami
del Goro e di Venezia. Ormai da alcuni
anni, nella zona indicata dal Piano
opera, con successo, un gruppo di
pesca sportiva di nazionalità
austriaca e tedesca. Hanno creato un
loro insediamento turistico spontaneo,
sistemando anche alcuni locali, un
tempo adibiti ad uffici della vecchia
fornace.
Durante buona parte dell'anno, i “turisti”
giungono da numerose località
dell'Austria e della Germania, con le
loro roulotte, per dedicarsi poi alle
pesca al siluro.
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