17 Maggio 2003
Ariano Turisti da tutta Europa per la caccia al siluro
Con il ritorno della buona stagione, comincia a farsi viva la caccia al siluro. Le barche a motore, con una o più persone a bordo, percorrono in lungo e largo i rami del Po di Venezia e di Goro; quest'ultimo risulta maggiormente battuto in quanto molto più stretto, rispetto all'altro ramo, e con una minore portata d'acqua, per cui – a detta degli esperti - è considerato più tranquillo e quindi più ricco di siluri. Per praticare tale sport giungono appassionati di varie nazionalità: nel campeggio di Santa Maria in Punta, nel comune di Ariano, ad esempio, si trovano, prevalentemente, austriaci, qualche tedesco, ungheresi e cecoslovacchi, che giungono con le loro roulottes. Il campeggio, che si trova nella golena a ridosso del grande fiume, e gestito da Andreas Gutscher (austriaco), è dotato di tutti i servizi necessari: bar, ristorazione, stanze da letto, docce, sala giochi, tennis, campo da bocce, e così via. Sulla sponda opposta del fiume, nella frazione di Serravalle di Berra, si trova un analogo campeggio, dotato persino di una darsena. Qui giungono, in prevalenza, polacchi, ungheresi, svizzeri, tedeschi, austriaci, portandosi appresso tutto il necessario per una buona e rapida catturare del siluro. I pescatori, dalla primavera all'autunno, dedicano molte ore della loro giornata alla ricerca di grossi esemplari: ci sono dei 'bestioni' di due metri e pesanti più di cento chili; verso sera, stanchi ma soddisfatti, fanno rientro ai rispettivi villaggi. La pesca al siluro è un'attività rude, che dura al massimo un paio di settimane per turno e che richiede spirito di grande adattamento: in fondo, però, regala un periodo di soggiorno di vita semplice, in mezzo all'acqua e al verde. Il più delle volte, poi, i siluri vengono rigettati in acqua, altre mangiati, altre ancora inviati nei paesi d'origine, dopo aver garantito la loro conservazione. Il Delta rodigino e ferrarese sta conoscendo e sfruttando un boom secondo solo a quello di Loch Ness: da qualche anno, quindi, sulle sponde del fiume sono nati alcuni waller-campi per la pesca sportiva del siluro; campeggi che aiutati anche per incrementare un turismo che solo le zone rivierasche del Po possono offrire.

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