Francia: lo sbocco della Seilla nella Saona

La Seilla e la Saona si congiungono a qualche chilometro a sud di Tournus, in questo punto il letto della  Saona s’ingrandisce di molto e numerosi pescatori praticano la caccia ai predatori. In questo tratto la Saona è abbastanza profonda, con un canale principale intorno agli otto metri di profondità, ed è larga un centinaio di metri. La Seilla oscilla intorno ai 40-60 metri di larghezza con una profondità, di 2-5 metri con fosse che superano anche gli otto  metri. Tutta la zona ha conservato un aspetto naturale integro, Le sponde della Seilla sono boschive e per forza poco accessibili, per cui la pesca in barca è raccomandata. Nella Saona il canale principale è rifugio di numerosi siluri, che stazionano in gruppi nelle fosse più profonde, nella Seilla è possibile trovare qualche fossa ben popolata, cercandola ovviamente nei punti più fondi e più riparati, dove la vegetazione della sponda si abbatte in acqua e alberi semisommersi creano rifugi naturali. La pesca con il vivo è la migliore tecnica, e a seconda dell’attività dei pesci, si dovrà modificare l’altezza in cui far muovere le nostre esche. La pesca da riva, dove è possibile, offre buoni risultati, l’uso di cucchiaini rotanti, pesciolini finti e la pesca a mosca sono possibili nelle belle giornate. La pesca con il verme a fondo permette di pescare, anche nei periodi di divieto di pesca ai predatori. I siluri della Seilla non sono enormi (tra 1 metro e 1,40 mt), ma gli ostacoli naturali e l’ingombro dei posti, rendono piacevole anche la cattura di un pesce di 1,20 mt. I tocchi sono frequenti, le catture meno: per salpare un siluro dopo che si è agganciato ad un albero sommerso, bisogna fare, prima di immergere le lenze, la giusta scelta dell’attrezzatura.


Francia: otto buoni postiLa darsena di Chalon sulla Saona