I laghi di Mantova
I laghi di Mantova sono tre laghi intercomunicanti denominati: Lago Superiore, Lago di Mezzo, Lago inferiore. Sono formati dal fiume Mincio che scende dal Lago di Garda, quindi già sinonimo di acque di qualità, e ricche di pesce. Per raggiungere i laghi la strada più comoda e veloce é l'autostrada del Brennero, si esce a Mantova Nord e seguendo le indicazioni per il centro della città, ci ritroveremo sul ponte che divide il Lago di Mezzo da quello Inferiore, mentre svoltando a destra dopo il ponte é possibile raggiungere il Lago superiore.
I più fruttuosi per il tipo di pesce che intendiamo insidiare, sono sicuramente quello di Mezzo e quello Inferiore, dove la presenza di grossi esemplari di siluro é da tempo risaputa, grazie anche alle fortuite catture da parte di Carpfisherman, con boiles di grosse dimensioni, di bestioni anche di 30 Kg. In questa nostra uscita fuori porta, abbiamo deciso di tentare la cattura di qualche bel esemplare nel Lago Inferiore. Appena passato il ponte che divide i due laghi, svoltiamo a sinistra, e subito intravediamo un comodo parcheggio in un piazzale antistante il lago. Una volta parcheggiato prendiamo l'attrezzatura e scendiamo verso il lago, passiamo davanti ad un pontile di legno per l'attracco delle motonavi che fanno gite sui laghi e lungo il Mincio fino al Po, e ci fermiamo poco oltre in un punto dove tra due alberi, l'acqua era piena di ninfee galleggianti vicino a riva. Montiamo l'attrezzatura e optiamo, visto che si può pescare solo con due canne a testa, di attrezzarne due a fondo e due a galleggiante (fig.3-4). Siccome mi ero precedentemente informato presso pescatori locali quale esca fosse meglio usare, e loro mi avevano risposto che qui il siluro é ghiotto di Gardon, una specie ittica con popolazione numerosa in questi laghi, avevo inserito nel sacco delle canne la mia amata roubesienne, con la quale, con l'uso di pochissimi bigattini (cagnotti ), abbiamo velocemente riempito il nostro portavivo con una decina di bei esemplari di questo pesce. Una volta innescato accuratamente le esche con due ami rivolti in maniera opposta, abbiamo sondato l'acqua in modo da poter fermare il galleggiante ad una profondità intermedia tra la superficie e il fondale, in questo punto il fondale oscilla, già a dieci Mt. da riva, intorno ai sei, sette metri, quindi abbiamo fissato il nodo di lana a 3-4 Mt. circa sulla madre lenza. Bene ora eravamo pronti per incominciare, abbiamo lanciato le canne a diversa distanza da riva, e le abbiamo fissate saldamente a terra tramite un comodo poggiacanna e ci siamo messi in attesa di qualche abboccata. Nell'attesa ho preso di nuovo in mano la roubesienne, e pescando sulla pastura di bigattini precedentemente buttata, mi sono stupito di quante specie ittiche sono presenti in queste acque. In poche ore si sono alternate sull'amo: Breme, Gardon, giganteschi Carassi e grosse Carpe, persino una di 5 Kg.che mi ha fatto temere per la salute della mia canna. Dopo circa un ora, ecco finalmente uno dei galleggianti, quello più lontano da riva, oscillare bruscamente per poi immergersi di colpo. Corriamo velocemente verso la canna, la prendo in mano e apro l'archetto in modo da concedere lenza al pesce, passano dieci secondi e non vedo riemergere il galleggiante, chiudo l'archetto e appena il filo si tende, via ad una bella ferrata e poi per sicurezza ancora un'altra. Il fatto che, la canna dopo l'ultima ferrata sia rimasta paurosamente piegata verso l'acqua, e che mi sentivo tirato verso di essa, era segno che non ero andato a vuoto e un bel siluro era attaccato al mio amo. Dopo qualche attimo di esitazione che sembrava volesse venire a riva, eccolo che riparte velocemente, costringendomi ad aprire la frizione per non strappare la lenza. Passano quindici minuti, ed ecco finalmente apparire in superficie, una bocca di un siluro di 15 Kg ormai esausto. Il mio accompagnatore mi guardò male per tutta la mattinata, pensando che ero il solito fortunato, finche anche il suo galleggiante, se pur con molta esitazione, spari sotto il pelo dell'acqua. Anche lui ferro correttamente e un altro bel siluro di 10 Kg. arrivo a riva.Conclusione della giornata, due siluri catturati a galleggiante, nessun tocco a fondo e diverse specie ittiche prese con la roubesienne, per cui un ottima giornata di pesca immersi in un bellissimo paesaggio. I laghi si trovano immersi in un bel parco adibito a pic-nic e grill, con tavoli e panche, mentre tutto intorno si estende una lunga pista ciclabile che segue il perimetro dei laghi. La possibilità di escursioni in motonave e la presenza di ottimi ristoranti, rendono questi laghi il giusto un itinerario per tutta la famiglia, per una gita al di fuori del caos delle grandi città. Inoltre il centro storico di Mantova si trova a poche centinaia di metri, ed è chiuso al traffico. Degni di nota e consigliabili da visitare in quanto meravigliose testimonianze del Rinascimento italiano sono: il Palazzo del Te residenza estiva dei Gonzaga, con la bellissima Stanza dei Giganti; il Voltone del Podestà e la Camera degli sposi all'interno del Palazzo Ducale.