1° Enduro GSI, 5-6 ottobre 2002, Laghi Carcana (Mi)  

Testo e foto di Mirko Piccioli 

La sveglia suona implacabile alle 6.00, il tempo di vestirmi, di fare una rapida colazione e di controllare di aver preso tutto il necessario, ed eccomi alle 6.40 al casello di Modena Sud, dove mi stava già aspettando il mio compagno di enduro, Davide, meglio conosciuto come Catch. Carichiamo tutto nella sua auto, e partiamo alla volta di Milano. 

Il tempo è buono, la temperatura anche, l'unica cosa che temiamo è la possibile presenza di nebbia, magari all'altezza di Piacenza, dove c'è il Po. 

Neanche a dirlo ed ecco una volta arrivati a Piacenza la nebbia. 

Non fittissima, ma sempre nebbia è, e ci accompagnerà per quasi tutta la mattinata. 

Alle 8.20 siamo già all'uscita del casello di Binasco, dove dovremmo incontrarci con altri componenti del GSI alle 9. 

Questo è il nostro accampamento

Una parte dei partecipanti 

Essendo in anticipo cerchiamo un panificio dove comprare un po' di cibarie per la giornata, e dopodiché cerchiamo di trovare questi laghi, in quanto l'appuntamento al casello era saltato. 

Ci perdiamo così nei meandri del milanese, complice la nebbia. 

Dopo svariate telefonate, domande ai locali (anche se abbiamo trovato solo persone che non erano della zona), arriviamo finalmente ai laghi Carcana, alle 10.10. 

Il sorteggio era già fatto, a noi tocca la piazzola 14, proprio dietro al bar-trattoria. 

Il fondale in quel tratto è molto regolare, con una profondità che aumenta regolarmente, ma con tratti molto "pianeggianti". 

Un posto forse buono di notte, ma non di giorno, in quanto privo di variazioni di fondale interessanti (buche, scalini) dove di solito i siluri sostano. 

Montiamo dunque la tenda e prepariamo le canne, in modo da essere già pronti per il via, che era fissato alle 12, ma che viene posticipato, in quanto molte persone sono arrivate in ritardo (forse non eravamo gli unici ad esserci persi :-) )

Al levarsi della nebbia possiamo finalmente ammirare il lago, bello e spazioso, con acqua molto limpida. 

Questo è il mio amico Davide

Il "Gota" della pesca al siluro in una foto: Gaetano e Yuri!

Osservando la riva, notiamo la presenza di persici sole (da noi chiamati "orologi" per via dei colori e della forma), piccoli black bass, e anche una famiglia di gamberi rossi, che avevano la tana proprio nel sottosponda. 

La presenza di siluri in tutta la mattinata non si nota, in quanto non si vedono né bollate, né scodate. 

Una lieta sorpresa è quella di avere a fianco della nostra postazione, Gaetano Borghi (colui che ha divulgato la pesca al siluro vera e propria in Italia), che tra l'altro conosce bene il mio compagno di enduro Davide. 

Quasi stento a crederci di avere affianco e poter conversare con una persona che ho sempre e solo visto nelle riviste di pesca, e da cui ho imparato molte cose sulla pesca del siluro. Assieme al simpatico ed esperto Gaetano, vi era Carlo Terenzi, che è famoso tra i componenti del GSI, in quanto ottimo costruttore di clonck, e abile pescatore di siluri.

Tra una chiacchierata e l'altra inizia la gara, ed è uno spettacolo osservare svariate barche partire alla volta del lago per posizionare le boe nei punti migliori. 

C'è chi pesca con le boe, e chi pesca con metodi tradizionali, come a fondo o col galleggiante (come noi ad esempio).

Decidiamo come e dove pescare, e iniziamo a lanciare le nostre esche pure noi, cambiando più volte la tecnica, e cercando di capire il fondale tramite la tecnica del plumbing, che ho potuto apprendere correttamente da Davide, così come tante altre cose. 

Cerchiamo di pescare più lontano possibile, verso la riva opposta, dove è probabile che i pesci stiano, cioè lontano dalla confusione. 

La partenza!

Tramonto sul lago

Il pomeriggio passa senza alcun movimento di nessuna canna, ma poco importa, perché l'importante è divertirsi e conoscere altre persone, questo è il vero spirito degli enduro, e della pesca. 

Oltre a conversare con Davide, ho modo do provare il clonck che mi sono costruito. 

A dire il vero lo faccio provare, in quanto io non sono buono di usarlo, non avendo la barca, e dunque non avendo la possibilità di usarlo spesso. 

Lo provano in molti, Andrea Pomati, Alex, Gaetano Borghi, e altri (di cui purtroppo non ricordo il nome), ma l'esito è negativo come prevedevo, infatti, a quanto mi dicono chi l' ha testato, ma anche Carlo Tarenzi, che è un'autorità in fatto di clonck, non funziona in quanto la semisfera nel finale del clonck non è perfettamente simmetrica, e lo spessore del fusto troppo grossa (e taglia l'acqua male). 

Ringrazio tutti loro, e proverò a costruirne un altro seguendo i loro consigli. 

Sempre nel pomeriggio (ma anche in mattinata a dir la verità), ricevo la visita di alcuni miei amici milanesi, grandi pescatori a spinning, che ringrazio molto di essermi venuti a trovare. 

Sono tutti frequentatori del news group it.hobby.pescare, così come me d'altronde, e fanno parte degli Apostoli dello Spinning (http://www.apostolidellospinning.it/), un simpatico e folto gruppo di pescatori a spinning di tutta Italia. 

Si rivelano anche fondamentali fonti di consigli sulla conformazione del lago e della attività dei siluri!

Foto di Gruppo!

Andrea Ads

Arriva anche il tramonto, e provvediamo a cambiare tecnica di pesca, spostandoci a galla e verso riva, in quanto dall'alba al tramonto, l'attività dei siluri si sposta verso la riva e a galla. 

Il lago è animato da barche e gommoni, attorno ad esso si possono vedere decine di tende, gazebo, e tante persone, sia pescatori che curiosi. 

Con il calar della luce, iniziano le grigliate, i banchetti, le varie bevute, sempre aspettando una partenza. 

E la partenza arriva nella tarda serata, e i fortunati sono una coppia posizionata all'angolo più lontano dalla confusione e dai rumori, immersi nei buio e nella tranquillità. 

Il siluro è di 56 kg per 1,80 m, un'ottima cattura! 

Inoltre ci ha fatto molto piacere sapere che erano stati loro a catturarli, in quanto all'inizio erano stati posizionati in un angolo del lago, con impossibilità di pescare a causa della posizione e dal tipo di pesca che le coppie affianco facevano, che li costringeva a pescare in pochissimo spazio. 

Tutto ciò li aveva demoralizzati, ma gli organizzatori li hanno spostati da un'altra parte, ed ecco la cattura!

I vincitori Buscaglia Andrea e Rovida Edoardo con il grosso siluro

La nottata passa senza altri sussulti, a parte la cattura di un pescegatto americano, e gli scherzi di alcuni pescatori. Dopo una riposane dormita, di risvegliamo alle 6.30, ma poca gente era alzata. 

Le canne e le esche erano tutte in ordine, non vi era presenza di cacciate, dunque tutto tranquillo e attività dei siluri pressoché nulla. 

Probabilmente l'unica cattura effettuata è stata grazie alla tranquillità, al silenzio, e al buio della zona dove è stato preso il siluro. 

Noi confidavamo nella notte come momento buono per le partenze, in quanto sicuramente non c'era più confusione e rumori molesti, ma così non è stato. 

Cominciamo a smontare le tende, e dopo le 10 anche le canne, ed arriva il momento della premiazione. 

Il primo lo fa ovviamente la coppia che ha preso l'unico siluro dell'enduro, mentre gli altri posti sono a sorteggio tra le venti restanti coppie.

La premiazione, Yuri e Alex La medaglia ricevuta

Siamo arrivati alla fine. 

Eravamo 21 coppie, dunque 42 partecipanti, con 2 canne a testa in pesca, dunque 84, di siluri solo 1, ma i numeri contano poco, l'importante è stato ritrovarsi tutti insieme a pescare! 

Tutte persone che perseguitano un unico scopo, il c&r del siluro, e che impiegano tutte le loro forze per fare sì che ciò avvenga.

Leggi la classifica ed i premi dell'enduro 

Arrivo ora ai ringraziamenti: un grazie agli organizzatori di questa manifestazione, Alex & co., un grazie agli amici che mi sono venuti a trovare (cioè gli Apostoli dello Spinning), un grazie a Gaetano  Borghi, Andrea Pomati, Carlo Tarenzi e a molti altri per i vari consigli datomi. Un ringraziamento speciale e più che dovuto e meritato al mio compagno di enduro Davide, che oltre ad avermi sopportato all'enduro, mi ha insegnato moltissime cose sulla tecnica della pesca da riva, sull'individuazione di posti sul Po, sulle montature e su altri svariati argomenti. 

Davvero un grande pescatore e un ottimo amico!

Al prossimo report, Mirko Piccioli, webmaster di http://catcarpfishing.da.ru/


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