Gli appunti del
Ghido
Spinning Test – Siluri come Trote
Dopo le prime catture di Siluri
effettuate con le tecniche classiche, col pesciolino, col carassio o con
l’anguilla, a fondo o col galleggiante, la mia natura Spinningofila si fa
largo ed ecco i primi tentativi nei canali cementati della zona di (FE).
Si pesca con artificiali affondanti cercando di rasentare il fondo con
colpi di canna e recuperi lenti.
Tra gli sguardi attoniti dei “Locali”, che mi vedevano rilasciare i
piccoli Lucioperca (i canali di questa zona sono praticamente
“infestati”), finalmente un attacco degno di questo nome. Dopo qualche
minuto, i baffi di un Siluro sui cinque chili, fanno la loro apparizione
dalle grigie acque nei pressi di una diga.
Non c’è come la prima cattura con la tecnica preferita per dare il via ad
una vera e propria ricerca del metodo.
Analizzando il comportamento del Siluro nelle varie situazioni, vediamo
come insidiare il caro baffone con gli artificiali.
Vediamo l’attrezzatura scelta per cominciare:
Canna Armony Spinning Rod, due pezzi di metri 2,60, con potenza compresa
tra 15/30 gr, mulinello Shimano Aerocast 4010 doppia manovella (per un
migliore bilanciamento dinamico) caricato con monofilo Shimano Power Aero
dello 0,35 x 9,900 Kg. Una serie di artificiali che vanno dai minnow
snodati da 13 cm affondanti e galleggianti, cucchiaini ondulanti tipo
Martin fino a 30 gr, cucchiaini rotanti tipo Martin fino a 20 gr e qualche
“stranezza” tipo Spinnerbait ed esche siliconiche completano il tutto… ah
già, tanta voglia di sperimentare.
Massi e Buche | Vista totale dello Spot | Turbolenza e giri d'acqua |
Il primo spot, è caratterizzato
da zone di acqua turbolenta e veloce, spezzata solo da massi semisommersi.
La tecnica “trota”, che richiede l’utilizzo di minnow 3/5 cm trattenuti
dietro i sassi, torna utile, cambiano solo le dimensioni
dell’attrezzatura.
Monto un minnow snodato galleggiante da 13 cm (il colore non è importante,
data l'assoluta mancanza di trasparenza dell'acqua e le tecniche di caccia
del Siluro ma, per dovere di cronaca, Arancio fluo e Oro) e comincio a
sondare le zone morte dietro i sassi con lanci poco oltre ed a colpi di
canna raggiungo la zona dove la corrente torna su se stessa.
L’attacco del Siluro, è degno della migliore Fario e la lotta mette a dura
prova l’attrezzatura anche con esemplari di poco sopra il chilo di peso,
aiutati dalla conformazione del corpo e dalla loro abilità nello sfruttare
la corrente.
Lancio a fine turbolenza, fuori dalla corrente | Nelle buche e dietro ai massi | La pesca si protrae fino a tarda sera |
Dopo qualche lancio, che ha
fruttato catture dagli 8 etti ai 3 Kg di peso (7 Siluri in tutto), posso
constatare che questa tecnica ha un suo fondamento e che i Siluri sostano
dietro i massi con acqua dai 50 cm al metro, in attesa che i pesci in
risalita, entrino nella zona di acqua calma per riposare o del cibo che,
trasportato dalla corrente, si ferma nel rigiro.
Per quanto riguarda le dimensioni, la media si aggira intorno ai 2 Kg.
Lo stesso spot offre una cascata larga quanto il fiume, con turbolenza e
corrente centrale.
Sempre con lo stesso artificiale, eseguo lanci all’interno della
turbolenza appena sotto la cascata.
Il recupero può essere fatto sondando il tratto all’interno della
turbolenza oppure lasciando che la corrente faccia compiere un arco al
minnow fino a portarlo fuori dalla linea principale; anche in questi casi,
mai recuperare l’artificiale in modo lineare ma dare sempre una parvenza
di pesce in difficoltà, con colpi di canna, scarti laterali, pause, ecc…
Gli attacchi li ho ricevuti appena fuori dalla turbolenza, ma sempre in
corrente e ad una profondità di 50cm/1 metro sotto la superficie.
Anche in questo caso posso dire che i Siluri stazionano nei pressi di
turbolenze provocate da cascate dove gli altri pesci si raggruppano
tentando la risalita, dove solo gli esemplari più forti superano
l’ostacolo.
Fuori dalla cascata, li troviamo nei pressi della scia di corrente, dove
gli altri pesci cercano il cibo in superficie nella striscia di schiuma
(la striscia di schiuma, ci aiuta a capire la linea centrale della
corrente).
In piena corrente con fiume in piena | |
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