Gli appunti del Ghido
Spinning test – La pesca in superficie

In questa seconda parte, parliamo dello spinning a galla; la pesca al Black Bass, per intenderci.
E’ il 29 Marzo, la prima uscita al Siluro a spinning del 2002. E’ una bella serata con una luna che illumina a giorno lo spot scelto per testare la tecnica ed i nuovi artificiali.
L’attrezzatura si compone di una canna Armony Spinning Rod in due pezzi, di metri 2,60 con potenza di lancio di 15/30 gr, un mulinello Shimano Aerocast 4010 caricato con monofilo Shimano Power Aero dello 0,35 con un carico di rottura pari a 9,900 Kg. Dato il tipo d’artificiali utilizzati, s’impone l’uso della doppia girella con moschettone per non attorcigliare il monofilo e ritrovarci a passare la serata a sbrogliare parrucche.
 
Come si può vedere dalla foto, l’artificiale è un riuscitissimo gemellaggio tra il minnow ed un mitico cucchiaino rotante d’altri tempi della Martin, da me usato con successo per la pesca del luccio e l'insieme raggiunge la misura di 24/25 cm.
E’ galleggiante ma, essendo costruito in plastica cava, durante l’azione di pesca si riempie d’acqua ed affonda di una ventina di centimetri.
Questi artificiali sono usati dai pescatori Tailandesi per la pesca in mare dei grossi pesci di superficie.
Si Tailandesi. Infatti, questi artificiali, arrivano direttamente dalla Tailandia, portati da mio padre, che ogni anno mi procura qualche esca tipica di quelle parti.
Versione con paletta grossa e sottile (leggero) Versione con paletta piccola e spessa (pesante) Altro valido minnow per la superficie (1/1,5 m)

Il comportamento del minnow testato in azione di pesca

Il minnow, dicevamo, è fatto in plastica cava ed all’interno contiene due grosse sfere che, durante l’azione di pesca, provocano un effetto “rattle” che, sommato allo sciacquio dell’elica, danno un effetto davvero molto attirante.

Per questo tipo di pesca, ho scelto una zona a corrente molto lenta, tranquilla, dove il rumorosissimo artificiale dovrebbe far salire in superficie qualche Glano curioso.
Non avendo punti di riferimento, si lancia a raggiera in modo da sondare tutto il tratto di fiume davanti a noi, curando in modo particolare la zona centrale della corrente ed il sottoriva.
Proprio da quest’ultimo arriva la cattura effettuata durante questa prima uscita.
Lanciando a valle, sottosponda, recupero l’artificiale con colpi di canna alternati da brevi tratti continui e pause. Proprio sul riflesso della luna in acqua, scorgo un movimento dietro l’artificiale, seguito subito dopo da un attacco a galla (proprio come un Bass). La lotta è breve, il Siluro nuota veloce verso di me ed una volta sotto i miei piedi, si sgancia.
FUNZIONA!!… è il primo pensiero.
Ancora un lancio nello stesso posto… nulla… un successivo e stessa scena, stesso attacco, ma stavolta ha mangiato bene… ferrata decisa ed inizia la lotta.
Pescando a spinning in questi luoghi, le catture non sono mai state superiori ai 5 chilogrammi, da qui la decisione di rendere sportiva la pesca usando attrezzature “leggere”, ma stavolta avevo a fondo lenza qualcosa di grosso che non aveva nessun’intenzione di tornare là dove aveva ghermito l’artificiale. La canna, piegata fino all’impugnatura, scricchiola sotto la trazione del Glano che, durante le numerose fughe, mette a dura prova attrezzatura e pescatore.
Non so quanto tempo sia passato nel tentativo di portarlo in superficie, 15 o 20 minuti, non so, ma sono stati minuti d’adrenalina pura… canna leggera… filo sottile… ma finalmente vedo la sagoma sotto di me. Lo porto sotto riva in un punto ricco d’erba e grazie all’enorme bocca spalancata, lo afferro per la mandibola e lo trascino sul letto d’erba bagnata… è bellissimo.
La macchina fotografica è in auto che si trova sopra l’argine, troppo lontano, peccato. Non ho nulla per poterlo misurare, allora a spanne, conto fino a 8… x 25 cm… 1,75 cm!!
Un ultimo sguardo d’ammirazione, un bel bacione sul naso e… libertà.
Per stasera è sufficiente, dopo una decina di lanci, il primo attacco… nei due seguenti, la cattura… può bastare.
Anche il Siluro, come l’”alloctono ma protetto” Black Bass, lo si può pescare di notte con la tecnica dello spinning a galla.

Gli appunti del Ghido 1Gli appunti del Ghido 3