Mercoledì, 26 Marzo 2003
Pozzolo, appello di Grisendi
«Fermiamo il massacro dei siluri»


MARMIROLO (Pozzolo). «Perché uccidere il siluro se è possibile catturarlo e trasferirlo in altre acque della zona? Perché massacrare una specie di pesce considerata a torto "il predatore del Po", quando tutta l'Europa ci invidia una simile risorsa?» Queste le domande poste da Yuri Grisendi, del gruppo Siluro Italia, in visita al Pescaturismo di Borgoforte, personaggio noto e conosciuto nel mondo del catfishing.
Ha deciso di scendere in campo per impedire che nei pressi di Pozzolo (Borghetto), ai confini con il veronese, avvenga l'ennesimo massacro del siluro ad opera di sub. «Quello che sta succedendo a Pozzolo è scandaloso, ha detto Grisendi. Per salvaguardare il campo di gara di pesca al colpo di carassini e arborelle, l'amministrazione provinciale di Verona, nel tratto del fiume Mincio in territorio veronese, dato che la Provincia di Mantova, giustamente, si è rifiutata, ha autorizzato una indiscriminata caccia al siluro. Noi ci offriamo gratuitamente alla sua cattura e ci impegniamo a trasferirlo in altre acque del territorio».
Il rappresentante del gruppo Siluro Italia ha invitato i pescatori di tutta Europa a spedire delle e-mail all'amministrazione provinciale di Verona per protestare contro la decisione dell'avv. Michele Miguidi, assessore provinciale all'Ambiente, che il 27 gennaio scorso, con una delibera, ha autorizzato la cattura dei siluri a cura del centro subacqueo di Villafranca.
Da giorni, all'assessorato scaligero piovono decine di e-mail da Belgio, Germania, Francia, Olanda, oltre che da tutt'Italia. «Il siluro - ha detto Grisendi - è presente nelle acque italiane dal 1957, la prima cattura è conservata al museo di Milano.



Anche gli anni scorsi era successa la stessa cosa, potete leggere l'accaduto a questo indirizzo: http://utenti.tripod.it/pescare/


Il Corriere della Sera MantovaIl Corriere di Romagna