MODENA
venerdì 10 maggio 2002
«Portate via le tartarughe carnivore»
Parco Amendola, ostacolano la caccia al «pesce siluro» nel laghetto
 

Laghetti del parco Amendola: si continua a studiare una soluzione per eliminare il pesce siluro da oltre un quintale che domenica scorsa ha divorato alcune papere. Il primo passo da fare sarà di togliere le tartarughe carnivore dal lago più grande (quello vicino al bar) che oggi impediscono la caccia al pesce gigante, dato che mangiano la pastura. Poi si procederà alla sua cattura. Anche se resta sempre aperto il problema della bonifica.
«Se non si tolgono le tartarughe non si può fare niente - ammette Giorgio Lodergiani, cacciatore del pesce siluro autorizzato dalla Provincia - continuo a mentre esche da tre etti di fegato alla volta ma non gli arrivano neppure. Quel siluro pesa fino a 110 chili e sicuramente è lungo 260 centimetri. Lo so perché l'ho visto da vicino. Mangia solo quando ha fame, come è successo domenica scorsa con la papera e i suoi piccolini. Poi torna sul fondale melmoso e sparisce a lungo. Insomma, non mangia tutti i giorni. E se le tartarughe interrompono le nostre ricerche bisognerà pur spostarle».
Di questo trasferimento della testuggine americana, una specie carnivora (ciascun esemplare pesa sui due o tre chili) si stanno occupando anche i tecnici ambientali del Comune. Si cerca un luogo idoneo per ospitarle.
Poi si deciderà il da farsi.
Lodergiani è scettico sulla soluzione dello svuotamento: secondo il pescatore,l'operazione potrebbe risoltare inutile ai fini della cattura del siluro: «Se si toglie tutta l'acqua resta il problema della tana. Quel siluro si è scavato una galleria di un metro e mezzo di diametro sul fondale e lì dentro si mette in attesa che torni l'acqua. Ci sta anche per settimane, come se fosse in catalessi».
Un effetto benefico lo svuotamento lo potrebbe però produrre: «Sicuramente il fondale va ripulito dei rottami e della spazzatura che viene gettata di notte».
Delle tartarughe si sta occupando anche il Centro Soccorso Animali di Modena che ha salvato proprio dopo il fattaccio i piccoli superstititi.
E l'altro giorno ha salvato anche l'ultimo, rimasto bloccato sul capanno in mezzo al lago circondato da tartarughe certo per lui non benevole. Gli animalisti hanno preso anche cinque tartarughe e le stanno sistemando.
«Dovremo cercare un luogo idoneo anche per loro - spiegano al Centro Soccorso Animali - ma ora stiamo svezzando le paperette salvate per poi riportarle in qualche specchio d'acqua».




Pescatori nel lago del parco Amendola


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