Laghetti del parco Amendola: si continua a studiare una
soluzione per eliminare il pesce siluro da oltre un quintale
che domenica scorsa ha divorato alcune papere. Il primo passo
da fare sarà di togliere le tartarughe carnivore dal lago più
grande (quello vicino al bar) che oggi impediscono la caccia
al pesce gigante, dato che mangiano la pastura. Poi si
procederà alla sua cattura. Anche se resta sempre aperto il
problema della bonifica.
«Se non si tolgono le tartarughe non si può fare niente -
ammette Giorgio Lodergiani, cacciatore del pesce siluro
autorizzato dalla Provincia - continuo a mentre esche da tre
etti di fegato alla volta ma non gli arrivano neppure. Quel
siluro pesa fino a 110 chili e sicuramente è lungo 260
centimetri. Lo so perché l'ho visto da vicino. Mangia solo
quando ha fame, come è successo domenica scorsa con la papera
e i suoi piccolini. Poi torna sul fondale melmoso e sparisce a
lungo. Insomma, non mangia tutti i giorni. E se le tartarughe
interrompono le nostre ricerche bisognerà pur spostarle».
Di questo trasferimento della testuggine americana, una specie
carnivora (ciascun esemplare pesa sui due o tre chili) si
stanno occupando anche i tecnici ambientali del Comune. Si
cerca un luogo idoneo per ospitarle.
Poi si deciderà il da farsi.
Lodergiani è scettico sulla soluzione dello svuotamento:
secondo il pescatore,l'operazione potrebbe risoltare inutile
ai fini della cattura del siluro: «Se si toglie tutta l'acqua
resta il problema della tana. Quel siluro si è scavato una
galleria di un metro e mezzo di diametro sul fondale e lì
dentro si mette in attesa che torni l'acqua. Ci sta anche per
settimane, come se fosse in catalessi».
Un effetto benefico lo svuotamento lo potrebbe però produrre:
«Sicuramente il fondale va ripulito dei rottami e della
spazzatura che viene gettata di notte».
Delle tartarughe si sta occupando anche il Centro Soccorso
Animali di Modena che ha salvato proprio dopo il fattaccio i
piccoli superstititi.
E l'altro giorno ha salvato anche l'ultimo, rimasto bloccato
sul capanno in mezzo al lago circondato da tartarughe certo
per lui non benevole. Gli animalisti hanno preso anche cinque
tartarughe e le stanno sistemando.
«Dovremo cercare un luogo idoneo anche per loro - spiegano al
Centro Soccorso Animali - ma ora stiamo svezzando le paperette
salvate per poi riportarle in qualche specchio d'acqua».
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Pescatori nel lago del parco Amendola
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