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Valeggio.
Va a pesca di carpe sul Mincio a Borghetto ma cattura un pesce siluro
pesante 75 chili e lungo un metro e 70 centimetri. Virginio Sganzerla,
59 anni, pescatore di Villafranca, racconta di aver lottato un’ora e
40 minuti con il bestione d’acqua dolce prima di tirarlo a riva. «Pesco
nel Mincio da 30 anni», racconta, «ma un siluro così grande non
l’ho mai catturato. In passato ne avevo presi all’amo alcuni ma
erano tutti tra i quattro e i cinque chili». Sganzerla, che è
pensionato, si era recato a pescare sul Mincio poco più a valle di
Borghetto verso le 8 del mattino: «All’improvviso ho sentito che
aveva abboccato qualcosa di veramente enorme. Il pesce dopo aver
mangiato l’esca è scappato e io ho dovuto lasciare andare la lenza
per circa cento metri di filo. Poi, piano piano, per non spezzarla ho
iniziato a recuperare e a mollare la presa, per stancare il pesce. Non
credo che questo sia un siluro da record per il Mincio. So di altri
pescatori che hanno catturato siluri pesanti quasi un quintale. Il
Mincio comunque ne è pieno, soprattutto a valle di Borghetto e Pozzolo.
Questi pesci sono una vera piaga perchè sono voracissimi e distruggono
tutti gli altri pesci alterando l’equilibrio ittico. Il siluro è
molto diffuso nei laghi di Mantova, ma non riesce a risalire il Mincio
verso il lago di Garda perché non ce la fanno a superare le cascate di
Borghetto».
La denuncia sui danni provocati dal pesce siluro non viene soltanto da
Sganzerla, ma da tutti i pescasportivi che frequentano le sponde del
Mincio. Il pesce siluro, nome scientifico «silurus glanis» è un pesce
originario dell’Europa del Danubio ed i suoi affluenti ma anche dal
sistema fluviale del Dniepr, Volga e Ural. Diffuso dapprima nei laghetti
per la pesca a pagamento tra gli Anni Sessanta e Settanta si è
impadronito delle acque del Po e di altri fiumi della pianura padana.
Voracissimo, si nutre di animali di ogni genere vivi o morti; mangia
avanotti di altri pesci, rane, topi, uccelli, piccoli mammiferi, pesci
anche di grosse dimensioni. La sua voracità e diffusione sta mettendo a
rischio le altre specie ittiche, non solo nel Mincio e nel Po:
l’inserimento del Siluro nelle acque italiane ha creato notevoli
scompensi nella fauna ittica dei fiumi.
Oltre tutto, negli anni scorsi, la sezione provinciale di Piacenza
dell’Agenzia regionale di prevenzione ambientale (Arpa) ha registrato,
come indicatore ambientale, la presenza di un radioisotopo radioattivo,
il Cesio 137, nel pesce siluro del Po.
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