Il propulsore
|
L’organo propulsore normalmente impiegato sulle barche a motore e l’elica, i cui dati caratteristici, che ne regolano il rendimento, sono il diametro e il passo. Il passo e la distanza di cui avanzerebbe l’elica in un giro se l’acqua fosse solida; la differenza tra passo teorico e passo effettivo si dice regresso. Per le unità da diporto le suddette caratteristiche sono tuttavia quasi sempre frutto di compromesso; così, su scafi leggeri e carena piana vengono utilizzate eliche di piccolo diametro e passo* più lungo (più velocità) mentre su scafi più pesanti, o che debbono trainare ad es. uno sciatore, l’elica utile sarà sempre di diametro maggiore e/o passo più corto (più spinta).
*Un passo d’elica inadatto, tra l’altro, può far insorgere il fenomeno della cavitazione, il ben noto inconveniente che si verifica, in particolare, quando l’elica oltrepassa i previsti regimi di rotazione, originando cavità e vortici, con conseguente imballo del motore, vibrazioni e perdita di velocità; inconveniente che, peraltro, si palesa quando l’elica e danneggiata (e squilibrata), quando si hanno condizioni di scarsa immersione dell’elica stessa, causa mare mosso, o quando, nelle rapide virate, tendono ad emergere la pala del timone o il piede del fuoribordo.