Po (tratto piemontese)
7 - 13 Maggio 2001

Trattato ormai alla stregua di una fogna a cielo aperto o sfruttato come palcoscenico per grottesche manifestazioni di folclorismo politico, il Po si è visto finalmente restituire la dignità di fiume da Fiuminforma.

Nel valutare l’esito delle analisi, vanno comunque tenute in considerazione le condizioni atmosferiche dei giorni di campionamento, caratterizzate da piogge intense che hanno aumentato la portata del fiume. È probabile, infatti, che se le analisi fossero state effettuate con condizioni meteorologiche più idonee, sarebbero state rilevate classi di qualità peggiori e, di conseguenza, un quadro generale dello stato di salute del fiume più compromesso.

Sono 14 le stazioni di prelievo, disseminate lungo il Po nel tratto compreso tra Crissolo e Valenza Po, che sono state prese in considerazione dai tecnici di Legambiente. L’unico dei punti campionati ad aver fatto registrare un valore che rientra nella prima classe di qualità, corrispondente ad un ambiente non inquinato o comunque non alterato in modo sensibile, è proprio quello di Crissolo. Procedendo dalla zona delle sorgenti verso valle, infatti, lo stato di salute del fiume peggiora, passando in seconda classe di qualità all’altezza di Martiniana Po e in terza classe a Saluzzo, alla confluenza del Rio Torto. Questo peggioramento è causato sia dalla pessima qualità biologica di due affluenti di destra, il Bronda e il Rio Torto, sia dai considerevoli prelievi d’acqua, prevalentemente ad uso irriguo, che il fiume subisce più a monte. Lo stato ecologico dell’acqua registra un miglioramento a Cardè, Faule e La Loggia, dove le analisi hanno fatto registrare valori pari ad una seconda classe di qualità. Questa ripresa è dovuta alle acque di risorgiva, ma anche alla confluenza dei torrenti Ghiandone e Cantogno, caratterizzati da una buona qualità. La situazione, però, si aggrava di nuovo nel tratto del fiume che attraversa Torino. Nel centro della città e più a valle, infatti, le analisi chimiche e biologiche compiute dai tecnici di Fiuminforma hanno restituito valori corrispondenti ad una terza classe, pari ad un ambiente inquinato o comunque alterato. Anche se Torino depura il 100% dei propri scarichi, infatti, nel Po confluiscono acque superficiali provenienti dalla collina e dall’antica canalizzazione della città, che possono essere responsabili di fenomeni di inquinamento. In corrispondenza di Mezzi Po, frazione di Settimo Torinese, il fiume si è mantenuto in terza classe di qualità, risalendo in seconda a Crescentino, in località Santa Maria, e a Camino, grazie anche al contributo dei torrenti Malone ed Orco. Nelle tre stazioni di prelievo successive, quelle di Coniolo, Frassineto Po e Valenza Po, i campionamenti hanno dato risultati simili, con un livello di inquinamento tornato di nuovo in terza classe di qualità.

"Lo stato di salute del bacino del Po, dei suoi laghi e dei suo affluenti - ha spiegato Sandro Scollato, portavoce di Fiuminforma - incide direttamente sulla qualità delle acque dell’Alto Adriatico. La sicurezza di centinaia di migliaia di cittadini, inoltre, è strettamente legata alla tenuta degli alvei fluviali, stravolti dalle centinaia di opere costruite sulle sponde, dalle regimazioni e dagli imbrigliamenti artificiali che, insieme all’attività estrattiva, contribuiscono in modo massiccio all’erosione della costa. Gli equilibri dell’ecosistema padano sono costantemente minacciati dal pesante inquinamento del corso d’acqua, che deve sopportare il peso degli scarichi civili di una delle aree d’Europa con la più alta densità di popolazione, senza contare il forte impatto dei reflui agricoli e industriali. Dalla salute del Po dipende, dunque, anche la nostra salute. È questo il messaggio principale che vogliamo lanciare attraverso il nostro monitoraggio del più importante fiume italiano".

Vanda Bonardo, Presidente di Legambiente Piemonte, ha aggiunto che "i risultati delle analisi condotte da Fiuminforma sul Po piemontese non devono trarre in inganno. Il fatto che nel tratto del fiume che attraversa la nostra regione non siano state registrate classi di qualità superiori alla terza non significa che non siano opportuni interventi per salvaguardare l’ecosistema e la sicurezza della popolazione. Molto resta da fare, infatti, sia dal punto di vista della depurazione degli scarichi, che deve essere estesa alle aree ancora sprovviste di impianti, sia per quanto riguarda il rischio idrogeologico, che continua a rappresentare una minaccia a causa dei numerosi interventi sciagurati e irrazionali compiuti dall’uomo lungo il corso del Po e dei suoi affluenti".

I risultati delle analisi

Stazione di prelievo Stato ecologico
Crissolo Classe I
Martiniana Po Classe II
Saluzzo - Confluenza Rio Torto Classe III
Cardè Classe II
Faule - Confluenza Pellice Classe II
La Loggia - Confluenza Banna Classe II
Torino Centro - Molinette Classe III
A valle di Torino Classe III
Settimo Torinese - Frazione Mezzi Po Classe III
Crescentino - Località Santa Maria Classe II
Camino Classe II
Coniolo Classe III
Frassineto Po Classe III
Valenza Po Classe III

Legenda

Classe I Ambiente non inquinato o comunque non alterato in modo sensibile
Classe II Ambiente con moderati sintomi di inquinamento o alterazione
Classe III Ambiente inquinato o comunque alterato
Classe IV Ambiente molto inquinato o comunque molto alterato
Classe V Ambiente fortemente inquinato e fortemente alterato

Riferimento normativo: Dlgs 11 Maggio 1999 n. 152


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