Report pescata Arno a Pisa

Forse una sola pescata non è di certo un dato scientifico certo, ma il fatto di non aver dormito tutta la notte per le continue partenze dovute a pescigatto americani, mi fa sorgere il dubbio che i siluri dell’Arno del tratto pisano, abbiano vita dura a guadagnarsi il cibo, visto l’enorme presenza di tali competitori alimentari.

Il posto Il canotto ed il more elettrico utilizzti Andrea Baldeschi prepara il campo

Le anguille posizionate a galla con le boe, in una morta d’acqua creata dal rigiro di corrente che scende da una cascatella sotto un ponte in prossimità di Cascina, erano continuamente attaccate da questi gattoni, che faticavano a rimanere allamati, causa le piccole dimensioni delle loro bocche rispetto alle anguille e agli ami utilizzati.

Il problema più grosso era che spesso quelli che si autoallamavano, non riuscivano a rompere la breck-line, allora bisognava uscire in barca a slamare il pesce direttamente sulla boa, e a sostituire l’anguilla che immancabilmente era stata uccisa dai loro acuminati denti e dalla potente morsa delle loro mandibole.

Finite le anguille vive a disposizione, abbiamo provato a lasciare quelle morte, ma niente da fare gli attacchi continuavano allo stesso ritmo, tanto che in poche ore avevamo esaurito la batteria del motore elettrico, obbligandomi a smontare quella della mia auto per continuare a pescare.

Alle 4 di mattina, ormai insonni dal tramonto, prendemmo l’ardua decisione di non riposizionare più le canne dopo le partenze, e di lanciarle semplicemente a fondo nel sottoriva….voi non ci crederete, ma era di nuovo un attacco dietro l’altro!

I due gattoni Le grosse teste di questa specie Il corpo del gatto americano

La "vendetta" fu tremenda: amo del 3/0, tronchetti di anguilla sanguinolenta, kevlar da 1 mm, piombo da 150 gr, dineema da 0,40 mm e canne di oltre 6 lb….venivano fuori dall’acqua come alborelle!

Alla mattina per la foto ricordo posavano i due esemplari più grossi catturati a boa in superficie di 4 e 5 kg!

  La strana testa del gatto americano  

Per farvi capire quanto sono famelici questi gattoni, basta sapere che pescavamo in un’acqua color terra, in una notte senza luna e con anguille morte che non emettono nessuna vibrazione…ma che cavolo di sensori hanno?

Secondo me andare sul posto armati di bolognese e monofilo del 0,35 con ami piuttosto piccoli e pezzetti di pesce come esca, c'è da divertirsi come pazzi in duelli mozzafiato.


In Spagna con il GSIBorgoforte (MN)