II-L'introduzione in Italia e Francia

Le informazioni concernenti la ricolonizzazione del siluro in Italia e in Francia e del resto dell’Ovest e Sud Europa, sono relativamente contraddittorie. In ogni modo possiamo distinguere qualche importante fase:

II-1-Introduzione in Italia

II-1-1- Storia e modalità

Difficile è stabilire con esattezza come e dove siano stati liberati i primi siluri in Italia e non è escluso che in passato siano stati compiuti dei ripopolamenti con giovani esemplari di siluro direttamente nel fiume Po, probabilmente con l'intento di poter poi pescare prede di grosse dimensioni, da parte delle stesse federazioni di pesca sportiva. Allo stato attuale la specie Silurus glanis sta vivendo in determinati corsi d'acqua, appena colonizzati, una vera e propria esplosione demografica, mentre come nel fiume Po si è arrivati ad una situazione d’equilibrio molto importante per il bene del Grande Fiume.

II-2-Introduzione in Francia

II-2-1- Storia e modalità

 

II-2-2 Evoluzione delle popolazioni in Francia

 

Figura 4: carta della ripartizione del Silurus glanis in Francia

Bibliografia: "L'atlas prèliminaire des poissons d’eau douce de France ", (CSP-CEMAGREF) Allardi e Keith"

"Les poissons d’eau douce des rivières de France, Billard 1987"

( Più vari e diversi dati attestanti la presenza del siluro in Francia).

II-2-3-Longevità della popolazione

L’esempio del bacino della Garonna-Dordogna è molto interessante, perché la colonizzazione e assai recente ed è seguita con precisione, questo anche grazie agli ascensori per i pesci impiantati nei nuovi impianti idroelettrici, che permettono ai pesci migratori di saltare comodamente queste opere: Tuilière, Golfech, Le Bazacle.

Figura5: passaggio dei siluri alle stazioni di controllo del bacino Garonna-Dordogna (Galilay 1997)

Questi dati ci mostrano che quando il siluro è presente in un bacino a lui favorevole, è capace nel giro di pochi anni d'aumentare la sua popolazione in maniera non trascurabile, anche se esse sono molto recenti. L’aumento può essere considerevole, tanto è vero che alcune stazioni di controllo, hanno mostrato un aumento di passaggio di siluri fino al 600% da un anno all’altro.

Figura 6: grafico mostrante l’evoluzione della taglia dei siluri alla stazione di controllo di Tuillère nel 1995,1996 e 1997 (Galiay 1997)

Nella figura 6 osserviamo un grosso aumento nella di taglia media dei pesci, questo accade perché nel bacino Garonna-Dordogna le popolazioni di siluri sono ancora recenti. E’ interessante notare che la riproduzione del siluro sembra effettuarsi correttamente, infatti, ogni anno dei nuovi individui più piccoli e giovani sono regolarmente registrati. Negli altri corsi d’acqua le osservazioni sono di tipo qualitativo e non quantitativo, perché non c’è un controllo costante e preciso sulle popolazioni dei siluri. Infatti, non si posseggono dati precisi sulla densità del siluro, dati che sarebbero importanti per valutare il rapporto con le altre specie presenti nei corsi d’acqua da loro colonizzati. Diversi tentativi di rilievi della sua densità, sono stati effettuati dal Consiglio Superiore della Pesca francese, essi però hanno evidenziato come sia difficile campionare questo pesce. L’osservazione delle carte dell’evoluzione delle popolazioni di siluri in Francia, ci mostra che i bacini fluviali possono essere rapidamente colonizzati. Anche nella Loira (dal 1980 al 1996), i primi soggetti introdotti a Neuvy-Granchamp hanno messo solo una quindicina d’anni per colonizzare l’insieme del bacino; questo deve essere stato favorito dai pescatori locali, che possono giocare un ruolo importante sulla velocità d’espansione rilasciando degli individui in luoghi lontani dal posto di cattura. La rapidità dell’espansione dell’area di ripartizione del Silurus glanis può ugualmente spiegarsi col fatto che i luoghi colonizzati sono per lui favorevolissimi alla sua riproduzione. Quest’aspetto sarà sviluppato meglio nello studio delle relazioni con le altre specie ittiche.


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